Ciclismo

Giro d’Italia 2024, torna la classifica Intergiro per i traguardi volanti: come funziona

Ciclismo generica
Ciclismo generica - Foto DAVID PINTENS/Belga/Sipa USA

Tra le novità del Giro d’Italia 2024 spicca senza dubbio quella legata al ritorno dell’Intergiro, la classifica dei traguardi volanti istituita nel 1989 e in vigore fino al 2005. Dopo 19 anni quindi arriva il “revival”, che però stavolta non porterà in dote la classica maglia azzurra che era sempre stata sulle spalle del leader dell’Intergiro. La versione 2024 infatti non prevede una maglia distintiva, bensì una classifica a punti che si baserà sulla somma dei punteggi di ogni singola tappa.

In ogni frazione del Giro 2024, con l’eccezione delle due cronometro, ci sarà il traguardo Intergiro che assegnerà ai primi tre classificati abbuoni di 3″ – 2″ – 1″ validi per la classifica Generale e ai primi otto classificati punti 12 – 8 – 6 – 5 – 4 – 3 – 2 – 1 validi per la classifica a punti della maglia ciclamino. Questi punti saranno appunto usati anche per la classifica Intergiro, che quindi non sarà a tempo come ricorderanno coloro che seguivano il Giro negli anni ’90 o nei primissimi anni 2000.

Assente appunto dal 2005 (nel 2006 venne istituita la “Gran Combinata”, senza maglia azzurra), nel corso degli anni l’Intergiro ha visto trionfare in maglia azzurra alcuni velocisti di spicco come Fabrizio Guidi e Massimo Strazzer, unici ad essersi imposti rispettivamente tre e due volte. Altre volte invece si sono imposti gli specialisti delle fughe di giornata, altre volte ancora il vincitore dell’Intergiro ha addirittura trionfato in maglia rosa: è il caso di Miguel Indurain nel 1992 e di Tony Rominger nel 1995.

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