Ciclismo

Giro d’Italia 2023, pagelle quattordicesima tappa: Denz fa il bis, Thomas rinuncia alla maglia rosa

Nico Denz
Nico Denz - Foto LiveMedia/Andrea Amato

Le pagelle della quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2023, la Sierre-Cassano Magnago di 194 chilometri. Anche quest’anno è arrivata la giornata della “maxi-fuga”, che porta cambiamenti importanti anche a livello di classifica generale. Bruno Armirail è infatti la nuova maglia rosa, recuperando gli oltre 18 minuti di distacco che aveva stamani da Geraint Thomas. Una decisione, quella del Team Ineos, che sicuramente non farà altro che acuire le critiche e le osservazioni di tifosi e addetti ai lavori per un Giro che tra mille difficoltà stenta a decollare a livello di spettacolo. L’atteggiamento rinunciatario del gruppo, che è letteralmente andato a spasso anche nel finale, non avrà ripercussioni al termine delle tre settimane ma sicuramente sarà frutto di analisi e discussioni in queste ore. Di seguito i voti ai protagonisti della tappa.

ORDINE DI ARRIVO QUATTORDICESIMA TAPPA

LA CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA

Nico Denz, voto 10 e lode

Condizione straordinaria per il tedesco, che si prende il secondo successo di tappa in questo Giro d’Italia confermando qualità di pedalatore fuori dal comune. Una prova di forza incredibile nelle ultime centinaia di metri, quando è riuscito prima a ricucire il gap sugli attaccanti e poi a lanciarsi in volata trionfando a braccia alzate.

Derek Gee, voto 9

Non è comunque vincere due tappe in fuga nello stesso Giro come Denz, ma anche i tre secondi posti del canadese sono un risultato davvero notevole con cui Gee rischia anche di diventare il principale contendente di Jonathan Milan nella corsa alla maglia ciclamino. Autentica rivelazione di queste prime due settimane.

Bruno Armirail, voto 8

Maglia rosa un po’ per caso, un po’ per merito. Il campione nazionale francese a cronometro riporta la Rosa nel paese d’Oltralpe per la prima volta da Jalabert nel 1999. Si trova nel posto giusto al momento giusto e approfitta dell’atteggiamento a dir poco remissivo della Ineos. Sicuramente uno dei giorni più belli della sua carriera.

Stefano Oldani e Davide Ballerini, voto 8

I due italiani si infilano nell’attacco che sembrava decisivo con Rex e Skujins, staccando tutti gli altri fuggitivi. Nel finale però le energie vengono meno e dietro risalgono corridori davvero in grande condizione. Non manca il rammarico, perchè l’occasione era ghiotta e forse non ripetibile nei prossimi giorni.

Alberto Bettiol, voto 7

Voto più basso solo per la volata finale, con il toscano che ha ammesso dopo il traguardo di essere partito troppo presto. La condizione è in crescita e forse questo è uno dei migliori Bettiol da diverso tempo a questa parte. Anche per lui però c’è tanto rammarico e un terzo posto comunque onorevole.

Geraint Thomas e il Team Ineos, voto 5

Per carità, non è la prima volta che la maglia rosa decide deliberatamente di non difendere il simbolo del primato. Ma dopo le polemiche di questi giorni, era davvero necessario? Arrivare con oltre 21 minuti di ritardo sul traguardo di Cassano Magnago non è stata certo un’immagine piacevole per appassionati e addetti ai lavori. Dall’altra parte della bilancia ci sono altre energie risparmiate verso una terza settimana che si preannuncia durissima.

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