
Napoli e Juventus stanno vivendo due stagioni profondamente diverse, ma accomunate da una questione cruciale che riguarda il futuro: la guida tecnica.
I partenopei, attualmente in vetta alla classifica e in piena corsa per lo scudetto, hanno ritrovato slancio grazie alla mano esperta di Antonio Conte, capace di ricostruire un’identità competitiva in pochi mesi. Tuttavia, il futuro dell’allenatore leccese resta in bilico: nonostante i risultati, permangono dubbi sulla tenuta del progetto e sul rapporto con la società. Dall’altra parte c’è la Juventus, che dopo un avvio promettente ha visto svanire progressivamente le ambizioni scudetto e oggi si aggrappa al sogno di un quarto posto.
I problemi di continuità e una rosa da rifondare hanno messo sotto pressione anche la panchina, con Igor Tudor chiamato in corsa a raddrizzare una stagione complicata. La dirigenza, intanto, guarda avanti: tra i nomi circolati, proprio quello di Conte era tornato prepotente, evocando un clamoroso ritorno a Torino. Ma le strade, con grande sorpresa, sembrano destinate a non incrociarsi di nuovo. In questo scenario, si inserisce con forza un terzo incomodo, un Milan che nelle ultime settimane ha maturato l’evidenza di una profonda rifondazione, a partire dalla panchina.
Futuro Conte, irrompe il Milan
Secondo quanto riportato da Calciomercato.it, attraverso le parole del giornalista Marco Varini nel programma YouTube “Zona Rossonera”, il sogno della dirigenza rossonera si chiama proprio Antonio Conte. Il sogno è Conte, è evidente. Non c’è un allenatore migliore di lui e lo abbiamo visto anche al Napoli – ha affermato Varini, lasciando intendere come il profilo del tecnico salentino venga considerato ideale per un Milan in cerca di identità e leadership. L’idea che circola è che, se non sarà possibile arrivare a Conte, si potrebbe anche pensare a una permanenza di Sergio Conceicao, l’attuale tecnico.

Una scelta di continuità, ma che non convince del tutto: “Cambiare è un rischio, ma se l’alternativa è un altro esperimento, allora forse meglio restare con Conceicao, anche se il rapporto con alcuni giocatori è problematico”. Non c’è solo la guida tecnica da gestire, perché anche il tema direttore sportivo è caldo in casa Milan. O arriva Paratici, oppure si resta così – ha dichiarato Varini, mostrando scetticismo su altri nomi come Igli Tare: “Potrebbe essere un esperimento, ma serve un ds che sappia davvero il fatto suo”. Una riflessione amara poi ha chiuso l’intervento: “Il Milan si è convinto troppo presto di arrivare tra le prime quattro. Forse con un tecnico come Conte e una rosa meno pretenziosa, l’annata sarebbe stata diversa”.