Calcio

Vialli, Del Piero: “È stato il mio capitano dentro e fuori dal campo”

Gianluca Vialli
Gianluca Vialli - Foto Stephen McCarthy / RISE / Sportsfile via CC 2.0

“È stato insieme a Roberto Baggio l’esempio più importante che ho avuto quando, da 18enne, sono arrivato alla Juventus. C’erano tanti campioni, ma loro due per quello che avevano fatto vincendo la Coppa Uefa l’anno prima, per quello che rappresentavano per la Nazionale, per noi attaccanti in generale erano il numero 9 e il numero 10 per eccellenza, sono stati enormi per me. Luca poi è diventato il mio capitano, mi piace ricordarlo così, è così che lo chiamavo sempre, lo è stato in campo e fuori. Mi aiutava a integrarmi nel gruppo, la sua era una voce rassicurante, decisa, un personaggio che ispirava fiducia, carisma, determinazione, voglia di mettere il petto in fuori e affrontare qualsiasi tipo di sfida, anche le più inarrivabili e insuperabili”. Così Alessandro Del Piero, nell’intervento a Sky Sport 24, parlando di Gianluca Vialli, scomparso quest’oggi all’età di 58 anni.

“Pinturicchio”, nel ricordare il carisma di Vialli, si è soffermato sul famoso 3-2 in rimonta contro la Fiorentina: “Fu la partita simbolo per quella Juventus. Affrontiamo la Fiorentina prima in classifica, a 15 dalla fine siamo sotto di due gol dopo aver dominato la partita contro una squadra fortissima. In quella partita forse ho segnato il mio gol più bello, ma ci sono due gol di Luca e due immagini che non dimenticherò mai: la prima dopo il 2-2, noi cerchiamo di buttarlo giù, già il 2-2 era qualcosa di eccezionale, ma lui con tre di noi addosso ci portò a centrocampo, voleva andarla a vincere quella gara. Poi sul 3-2 l’altra immagine dopo il mio gol con lui che scivola con me, non capivamo più nulla dopo quella rimonta che partì dal suo atteggiamento e dalla sua carica, dalla sua voglia di non mollare mai, dal suo carisma. Per me, che avevo solo 19 anni, significava tanto”.

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