Calcio

Superlega, il Ceo A22 Reichart: “Non sarà torneo elitario. Basta minacce dalla Uefa”

La Superlega prova a cambiare veste per riaprire la partita sul progetto rivoluzionario di Real Madrid, Barcellona e Juventus. A far chiarezza sulle prossime mosse legate alla competizione europea è stato Bernd Reichart, Ceo di ‘A22 Sports Management’ in un’intervista a L’Equipe. La novità principale riguarda la maggiore critica mossa al progetto: “Il formato non prevede membri permanenti – dice a L’Equipe -, non sarà più una competizione elitaria chiusa, ma aperta e basata sul merito. Sarà gestita dai club e compatibile con i campionati nazionali”. Previste poi regole finanziarie precise: “Ci sarà un rigido fair-play finanziario. Oggi troppi pochi club generano profitto, la maggior parte di essi si indebitano e rischiano di scomparire, altri invece rinunciano proprio agli investimenti. Le società non potranno dedicare più del 55% del loro budget agli stipendi e vogliamo anche vietare sponsorizzazioni ‘gonfiate’. Non è possibile spendere più di quanto si genera”.

A pochi giorni dalla sentenza del Tribunale di Madrid, che si è espressa in modo contrario alla possibilità di sanzioni di Uefa e Fifa nei confronti dei club promotori, Reichart spiega: ‘‘Vogliamo il diritto di avanzare proposte senza essere soggetti alla minaccia di sanzioni. La Uefa è resistente ad ogni tipo di cambiamento perché vuole vivere senza concorrenza, senza rischi imprenditoriali ed esercitando un’influenza significativa. Un monopolio di 45 anni. Questa però è discriminazione – spiega -, perché l’autorizzazione di lanciare un nuovo campionato deve essere approvata da un soggetto terzo. Perché dobbiamo dipendere da un’organizzazione svizzera? Chiediamo che i club recuperino la loro sovranità”.

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