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Ultima chiamata per Spezia e Verona: la Serie A riscopre lo spareggio da brividi per la salvezza

Leonardo Semplici
Leonardo Semplici, Spezia - Foto LiveMedia/Massimiliano Carnabuci

E’ l’ultima spiaggia prima di andare al mare, è l’ultima chiamata per evitare di trasformare una stagione di sofferenza in un incubo sportivo. E’ lo spareggio salvezza della Serie A, che ritorna dopo diversi anni e subito puntuale si presenta non appena viene reintrodotto nel regolamento. Diciassettesima e diciottesima alla pari, e così come per lo scudetto (ma lì ha dominato il Napoli e non ce ne è stato bisogno) c’è la sfida secca a fare da appendice a una stagione regolare che dopo trentotto giornate non ha espresso il proprio verdetto definitivo: 31 punti per lo Spezia, 31 per il Verona, pochi e comunque non abbastanza per salvarsi, al contempo utili per prolungare di 90 minuti (più eventuali rigori) le sofferenze e le speranze di raddrizzare tutto in extremis.

Chi ci arriva peggio? Probabilmente lo Spezia, perché per quasi tutto il campionato è stato nelle condizioni di salvarsi, con Gotti fuori dalla zona calda, poi Semplici che ha portato più coraggio ma ancor meno risultati, tenendo comunque a galla la baracca. In più, con il regolamento dello scorso anno sarebbero stati salvi grazie agli scontri diretti. Viceversa, l’Hellas era spacciata in inverno e ha compiuto una grandissima rimonta, che però sa un po’ di beffa visto il gol preso dall’Empoli che avrebbe portato i veneti in una posizione dominante prima dell’ultima giornata, potendo così avere il destino nelle proprie mani. Invece, a 90′ dalla fine, entrambe erano appaiate e cercavano una vittoria in casa di Roma e Milan. Coi giallorossi i liguri erano persino passati in vantaggio, e hanno subito la rimonta beffa con rigore al 90′: senza il penalty di Dybala sarebbe stata salvezza, visto che nel frattempo gli scaligeri erano finiti sotto 3-1 a San Siro, dopo comunque aver trovato il gol del pari dimostrando di voler lottare.

Forse, comunque, per la stagione che è stata è più giusto così: spareggio e verdetto, il pathos che cerca la Serie A per essere appetibile anche all’estero. Una partita che sarà stracolma di tensione e che non poteva che essere affidata a uno come Orsato, consci che ci si gioca veramente tutto e che non ci sarà tempo per i calcoli, visto che non ci sono i supplementari. Una resterà in A, l’altra tornerà in B: impossibile fare pronostici.

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