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Il calcio da 90 minuti non piace alle nuove generazioni? Ecco Udinese-Roma, una mini partita di fuoco

Daniele De Rossi Roma
Daniele De Rossi - Foto Fabrizio Corradetti / IPA Sport / IPA

Chissà se Gerard Pique, ideologo di un nuovo calcio (“Una partita di 90 minuti è difficile da comprendere per le nuove generazioni”), starà davanti alla televisione durante Udinese-Roma, gara interrotta al 72′ sull’1-1 per il malore occorso a Ndicka e riprogrammata per i minuti restanti stasera alle 20:00. Gli ingredienti per quel gioco che sembrerebbe non annoiare la generazione Tik-Tok in fondo ci sono tutti: solamente venti minuti di gara, ritmi probabilmente altissimi, squadre pronte a giocarsi il tutto per tutto in uno spicchio di partita. Come se non bastasse, sulle panchine ci saranno due ex campioni del mondo, un po’ come accade proprio nella Kings League di Pique, che ha già persuaso Mario Gotze e Francesco Totti. Alla guida dei friulani, al posto dell’esonerato Cioffi, tocca a Fabio Cannavaro che si gioca la salvezza e la conferma nella prossima stagione. Dall’altra parte Daniele De Rossi, che il rinnovo se lo è già guadagnato.

Ci sono diciotto minuti più recupero da disputare con in palio tre punti cruciali per gli obiettivi stagionali delle due squadre, che devono fare i conti con una brusca frenata dopo l’ultimo turno di campionato. L’Udinese ha perso lo scontro diretto salvezza contro il Verona, la Roma è caduta in casa contro il Bologna di Thiago Motta, sempre più solido al quarto posto. Le regole per la partita sono chiare. Possono giocare tutti quei calciatori che risultavano tesserati al momento della gara del 14 aprile, ad eccezione dei giocatori sostituiti: Kamara ed Ehizibue da una parte, Huijsen ed Aouar dall’altra. L’Udinese non dovrebbe cambiare molto. Il modulo, il 3-5-1-1, resterà identico con Lucca in attacco e Pereyra a supporto. Sulle fasce spazio ad Ebosele e Zemura, mentre il centrocampo dovrebbe essere composto da Samardzic, Walace e Payero. Nessun dubbio anche in difesa con gli intoccabili Perez, Bijol e Kristensen a protezione di Okoye.

La Roma invece cambierà volto e mostrerà un atteggiamento molto più offensivo rispetto al 3-5-2 inizialmente schierato da De Rossi lo scorso 14 aprile. Non c’è Lukaku e al suo posto toccherà ad Azmoun, in gol contro il Bologna, mentre Dybala è sicuro di una maglia.  Nessun dubbio a centrocampo con Pellegrini, Paredes e Cristante dal 1′. La difesa sarà affidata a Mancini e Llorente mentre Karsdorp e Spinazzola presidieranno le corsie laterali, con Svilar tra i pali. L’Udinese aspetterà e ripartirà. Difficilmente Cannavaro, con soli due allenamenti a disposizione, farà stravolgimenti. L’unica possibile sorpresa in casa Roma invece può essere rappresentata da Baldanzi, più fresco di El Shaarawy e più abile nello stretto di Zalewski. È il solo ballottaggio per De Rossi che nella sua scelta dovrà tenere conto della previsione del piano gara degli avversari. Il resto lo faranno i duelli e i dettagli in diciotto minuti più recupero. Una mini partita tutta nuova, diversa dal vecchio calcio, come piace, secondo qualcuno, alle nuove generazioni. Anche se gli stadi pieni quasi dappertutto in Italia sembrerebbero raccontare una realtà diversa.

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