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Thriller allo Stirpe: il Frosinone per la prima salvezza, l’Udinese per evitare la retrocessione dopo trent’anni

Esultanza Frosinone
Esultanza Frosinone - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA

La certezza è che alla fine almeno una tra Frosinone e Udinese tirerà un bel sospiro di sollievo e andrà in vacanza con la gioia e la soddisfazione di ritrovarsi in Serie A anche il prossimo anno: e per come si è messa, è un gran risultato. Ma, è chiaro, per i ciociari riuscire a mantenere la categoria sarebbe qualcosa di eccezionale e storico: nelle prime due esperienze nella massima serie, per i gialloblù era arrivato inoppugnabile il verdetto della retrocessione immediata. Quest’anno, però, il girone di andata aveva persino stuzzicato la possibilità di salvarsi con largo anticipo e di inserirsi persino nella lotta per la parte sinistra della classifica. In realtà, il 2024 è stato disastroso e sono arrivati ben pochi punti, ma nelle ultime settimane Di Francesco ha raddrizzato la barra e dopo il blitz in casa del Monza adesso i laziali hanno il destino nelle proprie mani e due risultati su tre davanti al proprio popolo per la certezza di raggiungere il grande e sofferto obiettivo.

TUTTO IN NOVANTA MINUTI (PIU’ RECUPERO)

I friulani, d’altro canto, non conoscono la Serie B da metà degli anni novanta: l’ultima retrocessione esattamente trent’anni fa, poi l’immediata risalita e tante stagioni esaltanti con le qualificazioni alla Champions League. Nelle ultime stagioni, però, i bianconeri hanno sempre lottato per non retrocedere e mai come quest’anno sono con le spalle al muro. C’è un’intera generazione che associa l’Udinese alla Serie A, una certezza del massimo campionato italiano che potrebbe però scivolare nella cadetteria: serve una vittoria per non dover sperare nel passo falso dell’Empoli, Cannavaro che fin qui ha fatto discretamente bene ottenendo punti e risollevando la situazione anche a livello psicologico, adesso deve completare l’opera e guadagnarsi tanta riconoscenza da un’intera regione, non solo dalla città di Udine. Il gol al minuto 100 abbondante nello scontro diretto coi toscani di sette giorni fa ha tenuto in vita le speranze, l’esperienza e la qualità possono fare la differenza rispetto alla gioventù e al talento anche acerbo dei padroni di casa: serve l’ultimo blitz, senza calcoli, solo tre punti per non sprofondare. Per come è andata la stagione e per quello che abbiamo visto, di sicuro il Frosinone non meriterebbe la B: l’Udinese, d’altro canto, ha sbagliato tante scelte, ha cambiato tre allenatori e sempre nel momento sbagliato. Novanta minuti, thriller psicologico allo Stirpe: in senso calcistico, ci si gioca la vita.

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