Serie A

Roma, Tiago Pinto: “Squadra B? Non mi convince. Ho una visione olistica, mercato incide al 30%”

Tiago Pinto
Tiago Pinto - Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

“Squadra B? È una riflessione che stiamo facendo ma nel contesto italiano non sono convinto che possa essere importante. I miei dubbi sono i tanti soldi che servono, la capacità di venire in serie B e ho paura che una squadra B possa posticipare l’uscita dei giocatori. Il nostro settore giovanile ha sempre prodotto tanti giocatori e farli esordire non è mai scontato. Serve il coraggio di metterli in campo. Negli ultimi anni c’è molto del nostro allenatore in questo senso. Il Settore giovanile è la luce dei miei occhi, è una pietra angolare. Mi piace molto seguirlo da vicino”. Lo ha detto il general manager della Roma, Tiago Pinto, al Social Football Summit: “Come ho sempre detto, anche se in Italia dispiace un po’, il mercato incide il 20-30% sul successo sportivo, il 70-80% dipende da quelle persone che lavorano con la squadra. Ci sono tante cose che influiscono sul risultato sportivo che il Gm deve avere una skill molto diversificata. Ho una visione olistica. Ogni singolo dettaglio può aiutare a vincere, io seguo tutto ma non faccio tutto”.

Sui colpi di questi anni: “Io aggiungo Mourinho a Dybala e Lukaku. Sono i tre nomi che le persone non pensavano potessero arrivare a Roma. La mission è far  vedere quello che vuole fare la proprietà. Siamo stati bravi in queste tre situazioni nel timing. Siamo stati molto svegli. La differenza lo ha fatto il lavoro di squadra. Non voglio fare il paraculo ma Mourinho, Dybala e Lukaku sanno che l’amore che possono avere qua non lo hanno da altre parti”.

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