Serie A

Razzismo, Calcagno: “Sanzionare in modo più forte è una necessità, difficile combattere forme di ignoranza”

Umberto Calcagno
Umberto Calcagno - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Intervenuto ai microfoni di Radio anch’io sport su Rai Radio 1, il presidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno ha commentato l’episodio di razzismo che si è verificato nel weekend a Udine, con Mike Maignan vittima di offese: “Non è facile combattere queste forme di ignoranza, ma grazie alle norme interne federali è già possibile. C’è stata grande collaborazione tra giocatori, arbitro e lo stesso Maignan. E non dimentichiamo che queste norme consentono anche alle autorità dell’ordine pubblico di decidere di sospendere definitivamente la partita“.

Sanzionare in modo più forte è una necessità al giorno d’oggi. Tali episodi di intolleranza li viviamo nel mondo comune, perciò bisogna capire come aumentare la collaborazione. Bisogna lavorare sulle persone che vengono allo stadio per sfogare certe pulsioni – ha ribadito Calcagno – L’interruzione del gioco è l’unica conseguenza quando si verificano delle offese. Il report ‘calciatori sotto tiro’ dimostra che la metà degli insulti sono di tipo razzista. Stadi zona franca? Adesso meno rispetto al passato perché si arriva all’identificazione e all’allontanamento. C’è bisogno di un contesto che permetta di governare determinate situazioni“.

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