Non sarà un derby a cambiare il futuro della guida tecnica. In un senso o nell’altro, in casa Milan, la stracittadina di domani – quella che può consegnare aritmeticamente lo Scudetto all’Inter – è letta semplicemente come un’umiliazione da evitare e poco altro. Alle 20:45 di oggi, Stefano Pioli proverà a sfatare il tabù più grande della sua avventura milanista. È lui l’allenatore che ha perso più derby di Milano tra tutte le competizioni nella storia: nove sconfitte, tutte alla guida del Milan, nonostante un passato in nerazzurro (due pareggi alla guida dell’Inter). Da quando allena i rossoneri, il Milan ha vinto solo tre dei quattordici scontri diretti in generale contro l’Inter, segnando 12 gol e subendone 29. Stasera, oltre a vincere il titolo, l’Inter potrebbe infliggere la decima sconfitta a Pioli nel derby e sforare quota 30 reti segnate ai rossoneri negli ultimi cinque anni. Tante, troppe. Il Milan è fuori da ogni obiettivo e le pessime partite contro la Roma nel doppio confronto di Europa League pesano inevitabilmente sul giudizio della stagione e sulle riflessioni per il futuro. Difficilmente quindi Pioli sarà sulla panchina del Milan a giugno e per il club il casting sembra essere già iniziato. Si parla di Julen Lopetegui, reduce da un tredicesimo posto con il Wolves nel 2022 e da un esonero con il Siviglia pochi mesi prima. Non è il nome che scalda la tifoseria, anche alla luce di un palmares che conta solamente un’Europa League vinta con gli andalusi. Ma se l’identikit scelto dalla società è quello di un tecnico giovane e innovativo, allora il nome dell’allenatore basco potrebbe scivolare nella classifica di gradimento. Occhi puntati quindi sugli altri profili, uno come Roberto De Zerbi. Oppure Thiago Motta. Tempo per pensarci ce n’è. Per ora la priorità è evitare che lo Scudetto venga assegnato matematicamente per la prima volta nella storia alla fine di una sfida tra Milan e Inter. Più che a salvare la panchina, Pioli pensa a lasciarsi bene con la squadra più importante della sua carriera.