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Napoli, Ngonge e Kvara risolvono il problema del gol: un Verona coraggioso perde in rimonta

Cyril Ngonge
Cyrli Ngonge - Foto Antonio Balasco / IPA Sport / IPA

Tante conclusioni, pochi gol. Il copione della stagione fin qui del Napoli sembrava coincidere perfettamente anche con la partita contro il Verona al ‘Maradona’. Alla fine però sono i lampi dei singoli a regalare la vittoria in rimonta per 2-1 a Walter Mazzarri, che si prende tre punti e sale a quota 35 in classifica. Il Napoli è la squadra che ha tentato più conclusioni in questa Serie A (348 tiri in 21 match, media di 16.6 a gara, prima di oggi), ma allo stesso tempo è rimasta a secco di reti in sette degli ultimi undici appuntamenti di campionato. A risolvere il problema del gol sono Ngonge e Kvaratskhelia nel finale, ma le note positive in un Napoli discontinuo e poco cinico finiscono qui. I segnali incoraggianti non mancano, ma la squadra partenopea va a sprazzi e non riesce a mantenere il livello di gioco per novanta minuti, come accadeva nella scorsa stagione. Il ritorno al passato al 4-3-3 sin dai primi minuti di gioco offre un Napoli offensivo, capace di creare densità nelle zone sensibili della metà campo gialloblù. Subito ispirato è Kvaratskhelia, pericoloso dopo nove minuti con un tiro che scalda i guantoni di Montipò. L’estremo difensore dell’Hellas si ripete al 12′ con un intervento d’istinto in tuffo sul destro sul primo palo del georgiano. Anche sul lato opposto il Napoli sembra essere in giornata. Anguissa, Di Lorenzo (che spesso si accentra come regista aggiunto) e Politano manovrano e concedono spazio per il tiro all’ex Inter, che chiude troppo con il sinistro e non inquadra lo specchio.

Ad inizio ripresa è il Verona a sfiorare il gol. Prima con un tiro al volo di Coppola di poco alto, poi con una conclusione di Lazovic respinta in corner da Gollini e infine con un colpo di testa a fil di palo di Cabal. Il Napoli – che sostituisce l’ammonito Mario Rui (salterà il Milan) con Mazzocchi – prova a riaffacciarsi in zona offensiva con Simeone, il cui tiro è respinto da Montipò. Poco dopo è Kvaratskhelia a scatenarsi sulla sinistra, ma il suo tiro-cross non trova destinatari in area. Un errore del georgiano al 64′ favorisce la ripartenza di Suslov che si presenta al limite dell’area e calcia alto. Le altre mosse di Mazzarri sono Lindstrom e Ngonge. Al 72′ però è il Verona a sbloccare il risultato con un colpo di testa vincente di Coppola. Il Napoli c’è, risponde subito e sono i nuovi entrati a fabbricare la rete del pareggio. Mazzocchi parte da sinistra e serve Lindstrom. L’ex Eintracht nel momento più delicato offre il suo primo lampo napoletano: dribbling secco su un avversario e assist perfetto per Ngonge che con il mancino deposita in rete con la deviazione dell’ex compagno Dawidowicz. Nel finale Kvaratskhelia prova a trascinare il Napoli. Prima con un assist sprecato da Simeone. Poi con una giocate delle sue. L’attaccante georgiano sfrutta un recupero di Mazzocchi, punta l’area e lascia partire un destro a giro che non lascia scampo ad un Montipò fino a quel momento quasi insuperabile. L’Hellas, dopo le prove con Frosinone e Roma, trova un’altra buona prestazione. Non basta più però a Baroni – terzultimo in classifica – in una corsa salvezza che ancora deve accendersi.

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