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Napoli, col Torino all’andata il punto più basso: con Calzona però si torna a sperare nella Champions

Victor Osimhen Napoli
Victor Osimhen - Foto LiveMedia/Antonio Balasco

All’andata a inizio gennaio fu il punto più basso del Napoli. Il Torino vinse 3-0, Mazzarri cominciò a vedere la sua panchina da traghettatore traballare prepotentemente fino all’esonero dopo lo striminzito pari col Genoa, e la corsa Champions divenne drammaticamente compromessa. Adesso il vento è cambiato: con Calzona, al di là dello sfortunato pareggio iniziale di Cagliari, sono arrivate due vittorie diverse ma ricche di euforia, prima il 6-1 al Sassuolo, poi il 2-1 contro la Juventus che ha riportato il popolo azzurro ai fasti dello scorso anno.

Ma non può certo bastare: nelle ultime undici partite, bisogna fare filotto se si vuol tornare a sperare nella Champions del prossimo anno, mentre nel frattempo c’è anche da curare l’edizione in corso, con gli imminenti ottavi di ritorno col Barcellona che sono appunto dietro l’angolo. Prima di pensare ai blaugrana, in cui con una vittoria in un solo colpo gli azzurri si farebbero tre favori: pass per i quarti, maggiori speranze della quinta squadra italiana in Champions l’anno prossimo, e gli azzurri sono a -4 dal quinto posto, corsa per il Mondiale per Club ancora in piedi, c’è da concentrarsi sul Toro, avversario duro anche se non nella migliore forma dopo due sconfitte e il sesto 0-0 stagionale (squadra che nei top campionati europei ha ripetuto più volte questo risultato).

Del resto, la squadra granata è l’avversaria con cui il Napoli ha pareggiato più sfide nella sua storia in Serie A, 55 su 139 precedenti. Viceversa, però, il Napoli è rimasto imbattuto nelle ultime undici sfide casalinghe contro la squadra ora allenata da Juric. E il tecnico croato è un incubo da queste parti, visto che con il suo Verona tolse all’ultima giornata il pass per la Champions ai tempi della gestione Gattuso. Non ci si attendono tanti gol nel primo tempo: il Torino è la squadra che ha subito meno reti nei primi 30 minuti di gioco in questo campionato, appena due, mentre nessuna squadra ha segnato meno del Napoli nel primo quarto d’ora, solo un gol.

Un dato finale per testimoniare come questa sia una stagione complicatissima per i campioni d’Italia in carica, il fatto che fin qui non ha mai vinto per tre volte di fila: l’ultima volta tra gennaio e febbraio 2023, furono otto di fila. In verità, anche nella parte finale dello scorso campionato si balbettò un po’, ma in fin dei conti bisognava gestire uno scudetto ormai vinto: ora, invece, o si corre o il prossimo anno sarà Europa minore o niente Europa, e per il progetto De Laurentiis sarebbe un brusco colpo d’arresto.

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