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Luis Alberto salva una Lazio sciupona. La Samp fa bella figura, ma perde ancora

Luis Alberto
Luis Alberto - Foto LiveMedia/Fabrizio Corradetti

Solo Barcellona (17) e Juventus (15) hanno tenuto la porta inviolata più volte della Lazio (13) nei maggiori cinque campionati europei 22/23. All’Olimpico la squadra di Maurizio Sarri si affida ad una magia di Luis Alberto e ad un’altra buona prova difensiva per battere 1-0 una Sampdoria coraggiosa e organizzata. I biancocelesti rispondono alle milanesi e si portano a due lunghezze dal secondo posto di Milan e Inter. Dopo la trasferta col Cluj, Sarri fa poco turn over. Il tecnico recupera tanti pezzi pregiati come Milinkovic-Savic, Pedro e Zaccagni (in campo solo nella ripresa). Spazio dal 1′ anche per l’affaticato Immobile, che contro i blucerchiati ha una media incredibile: 15 gol in 17 partite. La serata di oggi però non sarà di quelle da ricordare per il bomber biancoceleste che getta alle ortiche due nitide occasioni da gol. Al 40′ Audero non trattiene un tiro di Felipe Anderson, sulla ribattuta Pedro colpisce il palo e infine l’attaccante napoletano calcia alle stelle da zero metri. Nella ripresa stesso copione: il bomber di Torre Annunziata ha la palla dell’1-0, ma ancora una volta calcia alto da pochi passi. Errore da matita rossa anche di Marusic che pochi minuti dopo, in posizione regolare, calcia male e spreca a tu per tu con Audero. La Lazio inizia ad affidarsi alle conclusioni dalla distanza. Audero risponde presente sul tiro di Felipe Anderson al 74′, ma non può nulla sul magnifico destro a giro dal limite dell’area di Luis Alberto all’80’. La Sampdoria prova a reagire furiosamente, ma i cross e l’assalto dei blucerchiati sono imprecisi. Nelle ultime quindici partite, solo lo Schalke (4) ha segnato meno gol della squadra di Stankovic (7) nei maggiori cinque campionati. L’allenatore serbo ha il merito di aver dato un gioco e un’identità ai suoi giocatori, ma la poca qualità continua a pesare. E nella notte dell’Olimpico basta una perla di Luis Alberto per far crollare il castello di carte della penultima classificata.

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