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Lecce travolgente ma sprecone, Roma disordinata e con Dybala a mezzo servizio: un punto per Gotti e De Rossi

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi - Foto Massimiliano Carnabuci / IPA Sport / IPA

Un Lecce bello, ordinato, travolgente in ripartenza ma poco lucido sotto porta. Una Roma disordinata, fragile e con Dybala limitato a giocare gli ultimi minuti. La sfida tra allenatori subentrati, aspettando il derby della Capitale contro la Lazio di Tudor, termina 0-0, ma con notizie ben più incoraggianti per Luca Gotti. Sono ventisette i tiri dei salentini, contro i dieci degli ospiti. Dal 1′ De Rossi schiera Baldanzi al posto di Dybala (recuperato, ma in panchina), mentre nel tridente a supporto di Lukaku c’è Zalewski e non El Shaarawy. All’11’ la prima chance. Baldanzi taglia tra le linee e riceve palla dal limite dell’area: il sinistro a giro non termina lontano dal palo alla destra di Falcone. La risposta del Lecce è affidata a Piccoli che dal limite lascia partire un destro insidioso di poco fuori. Salentini ancora pericolosi al 28′ con una progressione di Gallo e un mancino deviato in corner. La Roma fa fatica a costruire con fluidità e il Lecce sfrutta gli errori nell’impostazione per ripartire. Al 31′, dopo un’altra indecisione dei giallorossi, è Piccoli ad avere la palla dell’1-0, ma calcia alto. Altra chance al 40′. Piccoli è isolato in posizione centrale e cerca il tiro: Svilar blocca in due tempi. Per la quarta chance da gol dell’ex Atalanta non bisogna aspettare troppo. Il classe 2001 fa a sportellate con Ndicka ed esce vincitore dal duello, ma il suo destro è alto. Al 44′ è la Roma a sfiorare il gol. Baldanzi crossa sul secondo palo, Zalewski sbuca ma da due passi non trova la porta. L’altro brivido sulla schiena di Falcone si registra nel recupero. Su calcio di punizione dal limite, Paredes tocca per Angelino che col mancino scheggia il palo esterno.

All’intervallo i numeri sono eloquenti: 16 i tiri del Lecce, contro i 5 della Roma. L’unico cambio di De Rossi però è in difesa: Ndicka (ammonito, salterà la Lazio per squalifica) lascia il posto ad Huijsen. Nella ripresa la squadra di De Rossi parte meglio e al 55′ chiede anche un calcio di rigore per una carica di Falcone su Zalewski sugli sviluppi di un corner. L’arbitro lascia giocare e il Var non interviene. Al 68′ il Lecce sbaglia un’altra occasione in una ripartenza nata da una verticalizzazione errata di Paredes. Krstovic costruisce bene l’azione e scarica per Dorgu che grazia la Roma con un mancino a lato. La risposta è affidata a Lukaku: cross di Karsdorp, colpo di testa del belga e palla a lato. Al 71′ altra occasione sviluppata sui piedi dei nuovi entrati: tacco di El Shaarawy, Aouar calcia a botta sicura ma Falcone respinge d’istinto in calcio d’angolo. I ritmi sono alti, gli errori tanti, come gli spazi a disposizione. E le occasioni, inevitabilmente non mancano. Il Lecce sfiora ancora il gol con Sansone dopo un calcio d’angolo nato da una parata di Svilar su Banda. De Rossi si gioca la carta Dybala all’84’, ma non c’è tempo per incidere. Il Lecce invece ha modo di costruire un’altra occasione. Oudin ci prova dalla distanza, ma stavolta è la traversa a gelare il Via del Mare. Gotti si porta a quota 29 punti in classifica, la Roma perde terreno dal Bologna (-5) e rimane a +2 dall’Atalanta (che ha una gara da giocare).

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