Serie A

Lazio, Sarri sfida Italiano tra assenze e voglia di Champions

Maurizio Sarri, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Dopo Torino, c’è Firenze. La Lazio prosegue il suo giro d’Italia con la seconda trasferta consecutiva e la vista puntata sull’Europa: la Champions, infatti, passa per i confini nazionali. Sarri, proprio per questo, non vuole pensare alla grande sfida al Bayern Monaco del 5 marzo, ma preferisce concentrarsi sul match contro i viola pur con tante assenze. Il tecnico non avrà Gila, squalificato, così come Patric che ha accusato un risentimento alla zona pubica contro il Bologna e dovrebbe andare solo in panchina. La coppia centrale, quindi, appare obbligata con Casale e Romagnoli e Hysaj che, nonostante sia recuperato, si accomoderà in panchina lasciando spazio a Lazzari da una parte e Marusic dall’altra. Le assenze, però, non finiscono certo qui perché anche Rovella è ancora out, costringendo Cataldi agli straordinari, così come Vecino che, pur essendosi mosso insieme ai compagni, non giocherà dall’inizio lasciando spazio a Guendouzi e Luis Alberto. Se il centrocampo che ha giocato contro il Torino sarà confermato, lo stesso vale per l’attacco con Isaksen, Immobile e Felipe Anderson a muoversi in avanti. Zaccagni, infatti, non è ancora pronto, ma sarà in panchina per mettere minuti nelle gambe se la partita lo permetterà.

A conti fatti, quindi, saranno solo due i cambi che il tecnico laziale potrà operare rispetto alla trasferta vittoriosa di Torino; un po’ pochi, soprattutto in un periodo di scontri diretti nel quale il margine d’errore è ridottissimo. Sarri, nonostante questo, si affida a una delle leggi matematiche più famose: cambiando l’ordine dei (pochi) addendi, l’allenatore biancoceleste spera che non cambi il risultato conquistando la seconda vittoria consecutiva che permetterebbe alla sua Lazio di continuare a sognare il piazzamento Champions arrivando alla grande sfida contro il Milan con l’entusiasmo a mille e, magari, qualche cambio in più.

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