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Kostic decide il derby d’Italia, l’Inter perde la nona in campionato. Juventus a sette punti dalla Champions

Juventus esultanza
Juventus esultanza - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio

Il derby d’Italia è della Juventus. In fin dei conti, con merito: al di là del gol con un sospetto fallo di mano non rilevato da arbitro e Var per insufficienza di prove, la squadra di Max Allegri, che a fine partita ha polemizzato sul gol annullato all’andata ricordando lo stile Juve nell’accettare le decisioni opposte, e che all’88’ ha abbandonato però il terreno di gioco tornando anzitempo negli spogliatoi in pieno disaccordo con la direzione di Chiffi, è sembrata decisamente più in palla, più voglia di portarla a casa. E sono due vittorie su due nello stesso campionato, senza subire gol come non accadeva dagli anni ’70’.

Per l’Inter, invece, è notte fonda. Nona sconfitta in campionato in ventisette partite, una ogni tre è persa. Una cifra che fa paura in negativo, perché a questo punto anche la zona Champions può essere a rischio se non si inverte una tendenza per cui sono arrivate tre sconfitte nelle ultime cinque partite. Inzaghi sempre più sotto processo, e i quarti di Champions conquistati con le unghia e con i denti a Oporto, anche con un pizzico di fortuna, sono solo un pannicello caldo per i tifosi, sfiduciati dopo l’ennesima prova un po’ confusionaria. Barella e Lautaro, i trascinatori della prima parte di stagione, sembrano in grossa difficoltà ora, Lukaku continua a essere un pesce fuor d’acqua e avrebbe meritato di partire dal 1′ Dzeko, la difesa senza Skriniar e Bastoni soffre. Adesso la sosta per ricaricare le batterie, poi bisognerà cambiare tendenza.

Chi invece forse avrebbe preferito continuare a giocare è proprio la Juve, dieci vittorie nelle ultime dodici contando tutte le competizioni. Sul campo sono 56 punti, sarebbero otto punti di vantaggio sulla quinta ipotetica, la Champions quasi in ghiaccio. Ma anche col pesantissimo -15, la cui permanenza o rimozione sarà decisa soltanto fra un mese, il quarto posto ora dista appena, ed è il caso di dirlo, sette punti. Sognare di stravolgere una stagione strana e surreale, a questo punto, è lecito.

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