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Inter, l’Olimpico giallorosso non fa paura: nerazzurri imbattuti nelle ultime cinque trasferte con la Roma

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, Inter - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce

Per l’Inter nel week end incastonato tra la goleada al Verona e l’euroderby di Champions, c’è una Roma e un Olimpico da affrontare. La squadra nerazzurra è rimasta imbattuta nelle ultime cinque trasferte contro i giallorossi in campionato (due vittorie e tre pareggi). Nella sua storia solo una volta l’Inter ha fatto registrare una striscia più lunga senza sconfitta sul campo dei giallorossi in Serie A: otto match di fila tra il 1933 e il 1940. Simone Inzaghi farà turn over, ma senza esagerare. Nessuna rivoluzione, ma semplici rotazioni in vista del Milan. Si prepara De Vrij in difesa con Darmian e Bastoni. Dumfries e Dimarco sulle fasce, mentre Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan agiranno a centrocampo. Sul fronte d’attacco toccherà a Correa e Lukaku, con Lautaro e Dzeko principali indiziati per la semifinale. Di certo, Inzaghi sembra aver risolto il problema del gol con il belga tornato in piena forma. L’Inter ha segnato 12 reti nelle ultime tre gare di campionato, dopo che nelle precedenti 11 di questo girone di ritorno si era fermata a quota 10. Un segnale inequivocabile per la Roma, alle prese con l’emergenza difensiva. Llorente, Kumbulla e Smalling sono infortunati, mentre Celik è squalificato. Mourinho conferma Cristante nei tre di difesa con Mancini e Ibanez ai lati. Aspettando novità (difficilmente positive) da Smalling, sarà lo stesso terzetto che si vedrà col Bayer Leverkusen nella semifinale di Europa League. Non scocca ancora l’ora di Paulo Dybala (4 gol nelle ultime 5 gare con i nerazzurri). Spazio quindi a Solbakken e Pellegrini alle spalle di Abraham. Matic e Bove pronti a centrocampo, con Zalewski e Spinazzola sulle fasce. La Roma è la squadra che ha guadagnato più punti in gare casalinghe nel 2023 in Serie A (22), ma allo stesso tempo è quella che fatica di più negli scontri diretti con le rivali dei primi sette posti (9 punti). Serve di più se si vuole credere ad una Champions che dista due punti in una bagarre che coinvolge sei squadre per tre posti.

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