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Inter e Napoli, un pareggio dopo l’euro-delusione: Juan Jesus risponde a Darmian, Calzona imbattuto in A

Francesco Calzona
Francesco Calzona, Napoli - Foto Nderim Kaceli/IPA Sport

Un buon Napoli ferma l’incredibile striscia di dieci vittorie dell’Inter e impone il pareggio nello scontro tra i campioni d’Italia in carica e i loro ormai certi futuri successori. Era la partita tra le due eurodeluse dalla Champions, eliminate martedì e mercoledì con tanti rimpianti, e alla fine la vittoria continua a mancare anche nel rientro in Serie A. La serie di partite senza sconfitte, in ogni caso, rimane aperta per i nerazzurri: 23, a una dalla top-10 di sempre. Per la prima volta dopo un’infinità di tempo, l’Inter non allunga o mantiene le distanze dalla seconda, ma il Milan rosicchia due punti e adesso, se si dovesse arrivare al derby con l’attuale distacco di 14 punti (che sono anche quelli che separano l’Inter dallo scudetto), per la squadra di Inzaghi servirebbe necessariamente una vittoria per poter festeggiare contro i cugini rossoneri la seconda stella. Per gli azzurri, con Calzona ancora imbattuto in Serie A, il secondo pareggio di fila è decisamente diverso da quello col Torino: può servire per tenere vive le speranze di quinto posto, visto che la Roma è sì a +6, ma c’è ancora da giocare lo scontro diretto al Maradona.

Il primo tempo è intenso, anche se a ritmi non elevati, ed entrambe le squadre cercano attraverso la costruzione ma senza troppo possesso palla di costruire occasioni. Ne crea due nel giro di un secondo l’Inter, prima Darmian e poi Lautaro, ma Meret si supera. Thuram subisce fallo in area e sarebbe rigore, ma l’assistente di La Penna segnala correttamente il fuorigioco, prima altre chance per i padroni di casa con Dimarco, che bucherà anche il pallone (cosa già curiosamente vista in Roma-Sassuolo), e per gli ospiti con Raspadori, quindi l’episodio che i nerazzurri cercavano: a sinistra il Napoli soffre le cavalcate di Bastoni, che ancora una volta si butta in avanti e serve a Darmian un assist perfetto. Il terzino converge in area e calcia un rigore in movimento per il secondo gol stagionale che fissa l’1-0 all’intervallo. Nella ripresa subito un paio di occasioni per Lautaro, che ha il fuoco dentro perché sa – ma per i tifosi non c’è nulla da farsi perdonare – di dover restituire qualcosina dopo il rigore mandato nello spazio a Madrid, ma i nerazzurri non riescono a chiuderla e alla fine subiscono il gol dell’ex da Juan Jesus, protagonista peraltro di una spinosa polemica per la presunta frase “sei un ne**o” che gli avrebbe detto Acerbi.

Alla fine è 1-1 nello scontro che poteva valere da cerimonia della campanella come a Palazzo Chigi, tra chi ha vinto e dominato lo scorso campionato e chi sta vincendo e sta dominando quello in corso. Nella scorsa partita, con la vittoria di Bologna e lo 0-0 del Napoli contro il Torino, era stata certificata l’impossibilità di rimontare per i campioni d’Italia in carica, adesso una contro l’altra per mettere sul campo l’incredibile divario di punti che intercorre quest’anno tra le due squadre. Ma al gol di Darmian nel primo tempo risponde nel finale l’ex di turno Juan Jesus, è 1-1 e nessuna delle due lenisce bene il dolore dell’eliminazione dalla Champions.

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