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Immobile c’è: contro la Sampdoria ha segnato 15 gol in 17 partite. E punta Baggio

Ciro Immobile
Ciro Immobile, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Riposa, si allena e ora gioca. Ciro Immobile c’è, vuole esserci e Sarri vuole che sia in campo contro la Sampdoria. La cautela regna sovrana, visti i precedenti clinici del bomber e il calendario fittissimo. Ma la Lazio, a -5 dal secondo posto, non vuole rinunciare al suo capitano. Ciro è il miglior marcatore della sua storia, ma sogna di diventare anche il miglior realizzatore di tutti i tempi in Serie A. L’impresa non è impossibile. La doppietta alla Salernitana gli ha permesso di superare Hamrin all’ottavo posto e di portarsi a quattordici lunghezze da Roberto Baggio. Al sesto posto c’è Antonio Di Natale, poi Josè Altafini. E da quel punto in poi c’è l’Olimpo: Giuseppe Meazza (216), Gunnar Nordahl (225), Francesco Totti (250) e Silvio Piola (274). A 33 anni la scalata fino al primato è tutt’altro che irrealizzabile e la Lazio sogna la coppia biancoceleste nei primi due gradini del podio. Immobile però pensa ad uno step per volta, come la sua Lazio chiamata a conquistare tre punti cruciali contro la Sampdoria.

Contro i blucerchiati l’attaccante si scatena: 15 gol in 17 partite di Serie A. Non solo. La squadra genovese è quella contro cui l’azzurro colleziona più marcature multiple (cinque). La sua presenza è stata in dubbio almeno fino a sabato, quando lo staff ha deciso di concedergli un pomeriggio di gestione fisica. Poi domenica è arrivato l’ok per il rientro in gruppo e la convocazione. Discorso diverso per Zaccagni, recuperato sì, ma verso una panchina. Felipe Anderson e Pedro completeranno il tridente, mentre a centrocampo si rivedrà Milinkovic-Savic, che ha smaltito un virus gastrointestinale. Recuperato anche Alessio Romagnoli, ma il centrale dovrebbe essere preservato in vista del Napoli. Altra chance per Patric e test di maturità per Casale, che gioca sotto diffida. Sembra quasi la sintesi per una Lazio che non può concedersi sbavature per raggiungere continuità e maturità. Anche per questo Sarri si affida ad Immobile. Lui la maturità l’ha raggiunta da tempo e ora cerca lo step successivo. Che ha la ‘S’ maiuscola di Storia.

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