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Il Milan riparte e crede alla Champions: manita alla Sampdoria davanti a un San Siro strapieno

Milan esultanza
Milan esultanza - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Il Milan riparte da una manita alla Sampdoria e torna a credere alla qualificazione in Champions League. I rossoneri, dopo una settimana tremenda con le due sconfitte nell’Euroderby che hanno fatto malissimo inframezzate dal ko di La Spezia pesantissimo per le ambizioni di quarto posto, schiantano i doriani già retrocessi e provano a uscire fuori dal tunnel della depressione in cui si erano infilati. La stagione rischiava (e rischia tuttora) di prendere una brutta piega, perché se i tifosi sono pronti a perdonare il derby con l’Inter, anzi, i derby con l’Inter, ben quattro quelli persi nel 2023, non qualificarsi per la competizione più importante nella prossima annata non sarebbe accettabile.

E’ così che sono venuti in settantamila a supportare una squadra che, pur sembrata un pugile suonato nelle ultime uscite, oggi – e l’avversaria però è l’ultima, già retrocessa, senza una società e a rischio fallimento, ma sempre assai combattiva – ritrova la verve perduta, va in gol con facilità e si mette pure un po’ di paura con il momentaneo pareggio dell’immortale Quagliarella. Ma è la serata di Giroud, che dopo un periodo di appannamento segna una tripletta da trascinatore vero che lo ripaga delle lacrime e della delusione in Champions, di Brahim Diaz che bacia lo stemma e prova a ricucire, di Leao che torna al gol dopo i tanti rimpianti tra assenza e condizione fisica precaria contro i cugini dell’Inter.

Un 5-1 senza appello che però non risolve tutto in casa rossonera: la Champions dista un punto, in attesa delle partite di domani, e soprattutto in attesa della sentenza sulla Juve di lunedì che farà capire a Pioli e ai suoi se con i bianconeri domenica prossima sarà spareggio decisivo o una partita “inutile”. Intanto, in questo rush finale, il primo passo è stato compiuto: ora altre due vittorie e sperare di ritrovarsi tra le prime quattro, mettendo alle spalle una stagione strana: impossibile definirla negativa, probabilmente sotto le attese, ondivaga e con troppi passaggi a vuoto, ma ancora aperta a ogni finale. Per la Samp, invece, l’unica speranza è di ritrovarsi in Serie B il prossimo anno e di non scomparire dalla cartina del calcio: e questo glielo augurano tutti gli appassionati.

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