Serie A

Gerry Cardinale: “Essere proprietario del Milan è un nuovo livello di stress”

Franco Baresi
Franco Baresi, Milan - Foto LiveMedia/Morgese-rossini/DPPI

“Per l’acquisto di qualsiasi altro tipo di società, prima di fare un’offerta si fa una due diligence. Se si acquista una squadra sportiva, si dà un’occhiata alle cifre presenti sui giornali e la si butta lì. Non c’è molto rigore analitico a sostegno di queste valutazioni. Valgono semplicemente quanto qualcuno è disposto a pagare”. Lo ha detto il proprietario del Milan, Gerry Cardinale in un’intervista a GQ Sports. “Se Bezos comprerà una squadra di Nfl? Probabilmente sì – spiega -. Potrebbe comprare l’intera lega se volesse. Se non saranno i ragazzi della Silicon Valley. Il gradino successivo, in termini di capacità di pagamento, è rappresentato dagli hedge fund e dai private equity. È il mio mondo. Quello della finanza, degli investimenti e di Wall Street”.

Poi si passa ad un aneddoto raccontato dall’intervistatore. L’accento è posto sul “signor Alfredo”, il proprietario di un Airbnb: nell’appartamento, racconta, spicca uno scaffale di Dvd dedicati alla storia del Milan. Insomma, un chiaro riferimento al fatto che un club di calcio è custode dei sentimenti di milioni di persone. A questo si allaccia Cardinale per esprimere le sensazioni vissute da presidente del Milan: “La mia idea è sempre stata quella di considerare lo sport come qualsiasi altro settore. Si possono produrre widget a Omaha o possedere i Giants a New York. Dovrebbe essere la stessa cosa. È stressante possedere cose in generale, è stressante mettere al lavoro questo tipo di denaro, è stressante essere un fiduciario per il capitale di terzi. Ora ho un nuovo livello di stress che non ho mai sperimentato prima…grazie ad Alfredo”, riferendosi probabilmente alla responsabilità della guida di un club tanto amato. Anche questo è il bello.

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