Serie A

Frosinone, Di Francesco: “Contento della prestazione, pareggio giusto”

Eusebio Di Francesco, Frosinone - Foto Antonio Fraioli

L’allenatore del Frosinone Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il pareggio della sua squadra sul campo del Verona: “Sono soddisfatto della gara, anche se il primo tempo è stato al di sotto delle nostre possibilità perché abbiamo alzato troppo il pallone. Nel cambiare il sistema di gioco e gli interpreti l’ho quasi costretta a mettere la palla a terra e si sono viste le nostre giocate. Bisogna sempre dare merito agli avversari che nel primo tempo erano più cattivi di noi, ma ce lo aspettavamo. Dobbiamo essere bravi a stare dentro la partita, senza perdere la nostra identità che ci ha permesso di fare risultati importanti“. L’ex Roma ha poi proseguito: “Sapevo che questa era una partita insidiosa, oggi abbiamo giocato con due centrocampisti come terzini, avendo tanti giocatori offensivi dovevamo essere più bravi nel palleggio. Detto questo sono contento della prestazione dei ragazzi e soprattutto della reazione. Vedendo l’andamento della gara credo sia il risultato corretto. Difficile recuperare qualcuno a meno che il direttore non mi regali qualcosa dal mercato. Il problema è nell’imminenza perché al completo la rosa è abbondante, ora siamo in un momento di difficoltà ma la squadra ha saputo reagire“.

Di Francesco si è poi soffermato sui singoli: “Kaio Jorge è cresciuto nella condizione e in tutta la partita. Peccato per Cheddira che mi auguro possa tornare al gol il prima possibile. Kaio poteva farne un altro, sta crescendo, se pensiamo di giocare con lui e alzare il pallone facciamo un po’ di fatica, dobbiamo valorizzarlo. Soulé ha cercato le sue giocate, ha sofferto un po’ ma mi è piaciuto come ha interpretato il ruolo, sicuramente ha fatto meglio nella seconda parte. Abbiamo costruito la squadra in una certa maniera e dobbiamo arrivare alla salvezza attraverso il nostro gioco“. Infine su Soulé che ha rifiutato l’Arabia: “Ha fatto una scelta tecnica di scelta professionale e non economica, per proseguire la sua crescita. Sarebbe stato un peccato andare in Arabia a quell’età, non è ancora un campionato di vertice nel quale il livello si è alzato“.

SportFace