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Dall’Atalanta all’Atalanta, Osimhen recupera e guida il Napoli: due mesi di fuoco prima del probabile addio

Victor Osimhen
Victor Osimhen, Napoli - Foto Foto Agenzia / IPA Sport

La settimana di preparazione, dopo gli impegni delle nazionali (Ct Calzona con la Slovacchia incluso), ha offerto la prima buona notizia ad un Napoli affamato di punti: Victor Osimhen è recuperato e sarà titolare contro l’Atalanta (sabato, ore 12:30). Dopo un affaticamento muscolare l’attaccante nigeriano è tornato a lavorare con il resto del gruppo mercoledì scorso e ha svolto quattro allenamenti con i compagni. Tre anni e mezzo fa – era il 17 ottobre 2020 – Osimhen segnava all’Atalanta il suo primo gol in Serie A con la maglia del Napoli e correva ad abbracciare Gennaro Gattuso. Da quel momento, il fuoriclasse del Napoli è finito sul tabellino dei marcatori altre sessanta volte. Più nel dettaglio, Osimhen ha preso parte a cinque reti in cinque sfide contro l’Atalanta in Serie A (due gol e tre assist) e la Dea è l’avversaria contro cui ha servito più passaggi vincenti nel torneo, incluso uno nel match d’andata per la decisiva rete del 2-1 di Elmas. Al ‘Maradona’ contro gli uomini di Gasperini, sarà titolare in un attacco che al contrario perde Khvicha Kvaratskhelia, costretto a fermarsi dopo un lieve infortunio con la Georgia. Ai lati di Osimhen, toccherà quindi a Politano e Raspadori, mentre a centrocampo si scaldano Anguissa, Lobotka e Traore. In difesa, Calzona schiera Di Lorenzo e Mario Rui terzini, con Rrahmani e Juan Jesus centrali. Per il brasiliano non sarà una partite come le altre: al ‘Maradona’ è pronto a ricevere l’affetto dei suoi tifosi, dopo il caso che ha coinvolto Acerbi e che si è concluso con l’assoluzione del difensore nerazzurro dalle accuse di insulti razzisti.

Di fronte c’è un’Atalanta che non cambia abito. Spazio al 3-4-2-1 con Scalvini, Djimsiti e Kolasinac, mentre Holm e Ruggeri presidieranno le fasce. A centrocampo spazio a De Roon ed Ederson, con Koopmeiners e Lookman alle spalle di Scamacca unica punta. L’attaccante azzurro, dopo l’esclusione dalla tournée della nazionale negli Stati Uniti, ha bisogno di due mesi importanti per convincere Spalletti a portarlo in Germania. Il primo esame è la sfida nella sfida con Osimhen, che nelle scorse settimane ha già fatto capire di voler lasciare Napoli. “Ho già deciso quale sarà il prossimo step, ma prima voglio finire la stagione“, aveva detto il bomber dal ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa. Prima però c’è un finale di campionato da onorare. Nel 2020 Osimhen trovò un Napoli in Europa League e ha contribuito a portarlo ai quarti di Champions e sul tetto d’Italia. Una qualificazione nella nuova ricchissima Champions sarebbe un buon modo per dirsi addio. Salvo clamorose sorprese, sempre dietro l’angolo quando si parla di Osimhen e De Laurentiis.

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