Serie A

Addio a Giacomo Losi, capitano della Roma e partigiano: solo Totti e De Rossi lo hanno superato

Giacomo Losi
Giacomo Losi

La Roma piange la scomparsa di Giacomo Losi, storico capitano e difensore giallorosso, terzo nella classifica di presenze ufficiali con la maglia romanista. A darne la notizia è il nipote ed ex direttore Rai, Massimo Liofredi, che a nome della famiglia ha ricordato le gesta dello zio. “Zio Giacomo stasera è andato in cielo – ha ricordato Massimo Liofredi -, è rimasto attaccato fino all’ultimo alla maglia giallorossa, per cui aveva un amore smisurato e che continuava a seguire in ogni occasione. Per tanti anni è stato il giocatore più rappresentativo della AS Roma, battuto in fotofinish dai grandi Francesco Totti e Daniele De Rossi”. Nato a Soncino (Cremona) il 10 settembre del 1935, Losi debutta come calciatore a 14 anni con la squadra locale della Soncinese. Ancor prima di indossare gli scarpini, però, il giovanissimo Giacomo prende parte alla Resistenza locale. “Nel ’45 portavo bombe e nastri di mitragliatrice ai partigiani che sparavano giù della Rocca”, quella di Soncino, come ha raccontato lui stesso in un’intervista a Repubblica. Nel 1951 viene prelevato dalla Cremonese per 500 mila lire. Due anni dopo arriva la Roma che lo acquista per 8 milioni. Gioca nella Capitale fino al 1969, collezionando 455 presenze totali (meno solo di Totti, 786, e De Rossi, 616), vincendo due volte la Coppa Italia (’63-64, ’68-69) e una Coppa delle Fiere (’60-61). Nella sua esperienza da calciatore si guadagna il soprannome di ‘Core de Roma’ grazie ad un Roma-Sampdoria del gennaio 1961. Nel secondo tempo del match, Losi si procura una lesione muscolare, ma la squadra di Foni è già in inferiorità numerica e il difensore è costretto a rimanere in campo. Il capitano giallorosso si sistema quindi sulla fascia per limitare i danni, ma al 69′, nonostante l’infortunio e l’altezza (era alto 1.69), svetta di testa più in alto di tutti segnando il gol di una vittoria incredibile. È la sua prima rete, quella che i romanisti di una certa età non hanno mai dimenticato. E che domani, in occasione di Roma-Cagliari, sarà ricordata da un Olimpico strapieno e commosso.

SportFace