
Daniele De Rossi - Foto Marco Iacobucci / IPA Sport / IPA
Daniele De Rossi svela: “Ho detto no a Mateo Retegui”, poi il retroscena sull’addio alla Roma.
Gian Piero Gasperini è ormai prossimo ad approdare alla Roma come nuovo allenatore. Dopo una stagione tribolata, i giallorossi – che grazie all’approdo di Ranieri hanno concluso al quinto posto in classifica – sono decisi ad affidare la panchina al tecnico che ha reso grande la Dea. Un anno fa, però, a sedere sulla panchina del club capitolino – con rinnovo fino al 2027 – era Daniele De Rossi.
Il suo esonero dopo il pareggio contro il Genoa a settembre, è stato un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato anche il tecnico: “La decisione finale l’hanno presa loro, ma credo – ha continuato l’ex centrocampista in un’intervista al Corriere della Sera – sia stata tanto indirizzata, anche con versioni non rispondenti al vero, da chi oggi non c’è più. E non ha lavorato per il bene della Roma“.
De Rossi-Roma: i retroscena sull’addio e il progetto triennale: “Era previsto questo successo”
Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’ex capitano della Roma è tornato sul suo addio al club giallorosso. “Cosa è successo? Non deve chiederlo a me. Avevamo impostato un progetto di lungo periodo. Nella mia testa c’era l’idea di crescere insieme a una squadra giovane e alcuni giocatori più esperti con l’obiettivo di lottare per lo Scudetto nel 2027, l’anno del centenario. E invece…”.

De Rossi ha continuato dicendo che non ha vissuto l’addio alla Roma come un assillo: “Averla lasciata così presto, mi lascia la possibilità di riprovarci un giorno. Tanti allenatori, ultimo Ranieri, sono tornati nello stesso club più di una volta”. L’ex ‘capitan futuro’ ha citato anche Califano: “Come diceva lui: non escludo il ritorno“.
De Rossi addio alla Roma, il rapporto con i Friedkin e il retroscena su Retegui e Kean
“Ai Friedkin – ha proseguito De Rossi – rimprovero forse di non avermi parlato prima di prendere una decisione così drastica”. Il tecnico ha però riconosciuto anche un suo errore: “Avrei dovuto alzare più spesso il telefono visto il rapporto che avevamo”. Nonostante ciò, Daniele non prova rancore per la proprietà statunitense: “Continuo a ringraziarli perché mi hanno concesso di allenare la squadra del mio cuore“.

Nel corso dell’intervista, De Rossi ha anche svelato un doppio retroscena relativo ai due giocatori che hanno segnato più gol nella stagione di Serie A appena conclusa. “Io avrei puntato sul rilancio di Moise Kean, ma ho anche detto no a Retegui, poi capocannoniere”. Infine, i suoi due rimpianti maggiori: “Non aver vinto uno scudetto con la Roma ed essere arrivato al Boca Juniors troppo tardi“.