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Tra volti nuovi e moduli da sperimentare: Spalletti negli States testa gli azzurri, Venezuela primo esame

Luciano Spalletti Nazionale
Luciano Spalletti - Foto LiveMedia/Massimiliano Carnabuci

Nel test amichevole contro la Serbia Montenegro del giugno 2005, ultimo precedente degli azzurri di calcio negli Stati Uniti, Marcello Lippi schierò in campo solamente due degli undici calciatori (Grosso e Toni) che un anno dopo sarebbero partiti titolari nella mitica finale mondiale contro la Francia. La tournée negli States e gli impegni contro Venezuela (stasera, ore 21) ed Ecuador (domenica, ore 21) offrono l’occasione di sperimentare piani B e alternative anche a Luciano Spalletti, ma stavolta il tempo a disposizione prima di una grande competizione in Germania è assai più ridotto rispetto al giugno 2005. L’Europeo in casa degli uomini di Nagelsmann è alle porte e il Ct azzurro è pronto a testare uomini e meccanismi tutti nuovi. Sono tre le new entry: il difensore del Torino Raoul Bellanova, il centrocampista del Verona Michael Folorunsho e l’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca. Anche loro si giocano delle chance in vista delle convocazioni definitive, a partire dal primo test di questi impegni statunitensi, in programma al “Chase Stadium” di Fort Lauderdale, casa dell’Inter Miami di Leo Messi, contro il Venezuela.

Rispetto agli ultimi impegni ufficiali degli azzurri, stavolta Spalletti dovrebbe schierare un 3-4-2-1. Tra i pali, non c’è nessun dubbio. Capitan Gianluigi Donnarumma sta vivendo il momento migliore della carriera e non esiste ballottaggio con Vicario (lui il secondo nelle gerarchie), Carnesecchi e Meret. Senza Francesco Acerbi, tornato alla Pinetina dopo le accuse di razzismo di Juan Jesus, la difesa dovrebbe essere formata da Mancini, Buongiorno e Bastoni, che sanno completarsi a vicenda. Il romanista è uno specialista delle preventive, il granata non ha rivali tra gli azzurri in marcatura, mentre l’interista ha doti di impostazione che farebbero invidia ad un centrocampista. È lui il regista aggiunto di una nazionale che si affiderà alla qualità di Jorginho in mediana, con Barella al suo fianco, mentre Di Lorenzo e Dimarco sono i favoritissimi sulle fasce. Sul fronte offensivo Spalletti può contare finalmente su Pellegrini, che non gioca in azzurro a causa degli infortuni dal giugno 2023 (era Olanda-Italia di Nations League). Con lui sono pronti Chiesa e Retegui, aspettando che il rush finale in campionato definisca con più chiarezza le gerarchie offensive. Al momento in attacco sono veramente in pochi ad avere il posto assicurato visto che la classifica marcatori della Serie A non vede azzurri in doppia cifra. Orsolini ha segnato 9 gol, come l’infortunato Berardi e Pinamonti (non convocato).

Poi ci sono Pellegrini, Bonaventura, Lucca e Chiesa con sette sigilli, seguiti da Retegui a quota 6, come Scamacca e Immobile. Sono questi ultimi gli esclusi di lusso chiamati a lanciare un segnale nelle ultime settimane di stagione. Spalletti li aspetta, ma ha fatto capire di non voler regalare niente a nessuno, nemmeno al giocatore a cui ha affidato la fascia da capitano. Stasera toccherà quindi a Retegui, con Lucca nelle vesti di unica punta di peso in panchina. L’altra opzione è forse quella che sulla carta piace di più a Spalletti: Giacomo Raspadori, che di gol pesanti ne ha segnati anche in nazionale. Sei le reti in azzurro, quattro delle quali in gare ufficiali. Il Ct lo conosce bene, benissimo. Proprio per questo stasera potrebbe lasciare la scena ad altri.

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