
Cesc Fabregas - Foto Nicolò Campo/IPA
La sfida a Cadice degenera dopo un fallo: coinvolti giocatori, panchine e allenatori. Marca parla di “una carnicería”
Cinque gol, due espulsioni, e soprattutto una rissa da far dimenticare che si trattasse solo di un’amichevole estiva. Betis-Como, disputata all’Estadio Municipal Ciudad de La Línea de la Concepción (Cadice), si è conclusa con la vittoria per 3-2 dei lariani – in gol con Diao, Da Cunha e Azon – ma soprattutto con una vera e propria bagarre che ha coinvolto calciatori, panchinari e perfino gli allenatori.
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Il caos è esploso sul finale del primo tempo, quando un contatto tra Fornals (Betis) e Perrone (Como) è degenerato: schiaffo del primo, pugno di risposta del secondo. Ne è seguita una rissa generale, con intervento delle panchine: alcuni per sedare, altri per alimentare lo scontro. I due sono stati espulsi, ma le tensioni non si sono fermate lì.
I media spagnoli parlano apertamente di una “scena deplorevole”. Marca scrive di “una auténtica carnicería”, AS e Mundo Deportivo parlano di “battaglia indegna”, mentre Sport riporta anche un acceso scontro verbale tra i due tecnici, Manuel Pellegrini e Cesc Fabregas. A peggiorare il quadro, anche un grottesco episodio: nel caos generale, Chucho Hernández del Betis, cercando di colpire un avversario, ha rifilato un pugno inavvertitamente al compagno Natan.
Per i presenti allo stadio, e per chi ha visto le immagini circolare in rete, è stato tutto fuorché un’amichevole.