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Playoff Euro 2024: Israele eliminato dall’Islanda, Ucraina eroica in Bosnia. Avanti Polonia e Galles

Galles
Esultanza Galles - Foto EMMI KORHONEN/LEHTIKUVA/Sipa USA

Israele crolla in casa contro l’Islanda e dice addio a Euro 2024, sogna invece l’Ucraina che nel finale rimonta la Bosnia e vola in finale. Sono due dei verdetti più significativi delle semifinali per la qualificazione agli Europei 2024, che si sono tenute questa sera. Nel percorso B, a Budapest Israele affronta in campo neutro l’Islanda e le cose sembrano mettersi bene per la formazione israeliana grazie al gol del solito Zahavi su rigore assegnato da Taylor, che torna ad arbitrare nella città in cui è quasi stato linciato all’aeroporto dai tifosi della Roma meno di un anno fa. La classe di Albert Gudmundsson, però, è sopraffina e il talento del Genoa firma l’1-1 su punizione, dopo un paio di minuti serve anche l’assist per il ribaltone firmato Traustason. Nella ripresa succede di tutto: espulso Revivo per un brutto intervento a tenaglia e Israele resta in dieci, ma c’è l’intervento Var nel finale e il rigore per pareggiarla. Dal dischetto ancora Zahavi, ma tradisce la sua nazione calciando fuori. A quel punto, l’Islanda accelera e Gudmundsson in contropiede firma il tris, poi è semplicemente scatenato e trova la tripletta personale che infligge una dolorosissima serata a Israele nel giorno in cui, nelle qualificazioni asiatiche ai Mondiali, la Palestina ha battuto il Bangladesh per 5-0. Gli islandesi sfideranno l’Ucraina, che compie una vera e propria impresa battendo la Bosnia in un finale incredibile. A Zenica l’autogol sfortunatissimo di Matviienko sembra indirizzarla, ma la partita è estremamente equilibrata e il finale molto teso. Tra l’85’ e l’88’, succede l’impensabile: Yaremchuk e Dovbyk ribaltano tutto per l’euforia generale del popolo ucraino, mentre recrminano nei confronto di Zwayer i padroni di casa, con Dzeko incappato in una serata no.

Nel percorso A, la Polonia domina in lungo e in largo contro l’Estonia, e del resto il dislivello tecnico era enorme, visto che la formazione baltica proviene dalla Lega D di Nations League ed è stata ripescata. Il sogno europeo degli ospiti dura pochissimo a Varsavia: Frankowski la sblocca, poi Paskotsi viene espulso e diventa una montagna troppo ripida da scalare, con Zielinski, separato in casa a Napoli, che firma il raddoppio nel secondo tempo e la goleada che si completa grazie a Piotrowski, l’autogol di Mets e Szymaski. In finale, a Cardiff, i polacchi sfideranno il Galles, che ha avuto vita facile contro la Finlandia. Brooks e Williams (gran gol) trovano il doppio vantaggio dei britannici, Pukki accorcia prima dell’intervallo. Nella ripresa, però, i padroni di casa dilagano e la chiudono con Johnson e James.

Dopo la vittoria del pomeriggio della Georgia per 2-0, nel percorso C la Grecia raggiunge i caucasici e andranno a Tbilisi per la finale dopo essersi sbarazzati del Kazakistan con un nettissimo 5-0. Ad Atene non c’è storia: nel primo tempo quattro reti elleniche con il rigore di Bakasetas, poi Pelkas, quindi Ioannidis e Kourbelis, autogol incredibile di Marochkin nel secondo tempo per la manita. Infine, nel percorso

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