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L’Italia batte anche l’Ecuador in un’amichevole a due facce. Pellegrini e Bellanova promossi, Raspadori rimandato

Luciano Spalletti Nazionale
Luciano Spalletti - Foto LiveMedia/Joris Verwijst/DPPI

L’Italia lascia gli Stati Uniti con due vittorie e con qualche carta in più da aggiungere al mazzo da mischiare in Germania. Dopo il successo per 2-1 sul Venezuela, la Nazionale azzurra di Luciano Spalletti batte 2-0 l’Ecuador e torna a casa con le idee più chiare in vista delle convocazioni per gli Europei. Tra i promossi alla Red Bull Arena di New York c’è Lorenzo Pellegrini, che conferma lo straordinario momento di forma alla Roma con una magia che vale il momentaneo 1-0 in questo test amichevole.

Buone risposte anche da Nicolò Zaniolo e Raoul Bellanova, oltre che da Barella e Orsolini (autori rispettivamente di rete e assist nel 2-0), mentre Giacomo Raspadori non è riuscito a trovare quella confidenza col gol che Spalletti cerca disperatamente per l’Italia. Nessun centravanti azzurro è in doppia cifra in campionato e se Retegui dopo la doppietta al Venezuela sembra certo di una chiamata in Germania, al Ct mancano ancora due pedine per completare il roster dei bomber. In lotta per una maglia, oltre all’attaccante del Napoli, ci sono Ciro Immobile, Lorenzo Lucca e Gianluca Scamacca. Più abbondanza c’è in difesa: Mancini, Bastoni e Darmian superano abbondantemente la sufficienza, a differenza di Buongiorno e Di Lorenzo contro il Venezuela. Ordinaria amministrazione invece per Vicario, che para il parabile e non si fa sorprendere dalle conclusioni dalla distanza degli avversari. L’estremo difensore del Tottenham, tra i migliori in Premier, è sicuro di una convocazione, ma è dietro nelle gerarchie rispetto a Donnarumma. Più dubbi sul terzo: Meret, Carnesecchi o Provedel, con il laziale in vantaggio.

La partita è stata a due volti. Meglio gli azzurri nel primo tempo. Meglio l’Ecuador nella ripresa e nel finale. Luciano Spalletti schiera la difesa a tre con Darmian, Mancini e Bastoni. Bellanova e Dimarco presidiano le fasce, mentre a centrocampo tocca a Jorginho e Barella. Davanti spazio a Raspadori supportato da Zaniolo e Pellegrini. È il capitano romanista a sbloccare il risultato dopo tre minuti. Dimarco si incarica di un calcio di punizione, la barriera respinge la palla. Pellegrini col mancino di prima intenzione lascia partire una botta micidiale che non lascia scampo a Burrai. Il 10 azzurro non giocava dal 1′ con la nazionale dal 23 marzo 2023 e non segnava dal 7 giugno 2022. La rete che sblocca il risultato a New York è una magia che testimonia lo stato di forma del centrocampista giallorosso. Tra i più ispirati in campionato anche Raoul Bellanova, che con la maglia del Torino ha servito fin qui cinque assist. Al 6′ l’ex Cagliari e Inter si ripete con un cross al bacio per la testa di Dimarco, che però fa una cosa a metà tra un assist e un tiro. Il risultato è una conclusione sbilenca che lascia qualche rimpianto a Luciano Spalletti in un primo tempo di sostanziale controllo per i suoi giocatori. Anzi, l’Italia spreca anche altre chance per il raddoppio. Al 15′ Dimarco è anticipato all’ultimo da Torres su cross del solito Bellanova, mentre un minuto dopo, sugli sviluppi di un corner, Zaniolo è murato da pochi passi da Burrai.

Ad inizio ripresa, al 48′, l’Italia è di nuovo pericolosa. Assist illuminante di Pellegrini, Raspadori cerca un colpo di testa per scavalcare Burrai ma il portiere fa un passo indietro e blocca. Dal 50′ in poi l’Ecuador inizia ad affacciarsi con più pericolosità dalle parti di Vicario. Al 52′ Franco tenta un tiro di collo pieno da posizione favorevole, ma non inquadra lo specchio. Al 69′ Plata impegna Vicario con un gran destro, mentre Estupinan cerca senza successo la porta con un tiro a giro dopo la respinta del portiere. Il finale è di sofferenza. L’Ecuador imbastisce più volte i tentativi d’assedio, ma l’Italia si difende con ordine lasciando agli avversari solamente cross e tiri dalla distanza. Anzi, nel recupero l’Italia raddoppia e lo fa con un contropiede micidiale. Orsolini spacca in due la difesa ecuadoriana con un filtrante perfetto per Barella. L’interista a tu per tu col portiere non sbaglia e con lo scavetto fa 2-0. Finisce qui tra spunti, indicazioni e due gol bellissimi. Le idee in vista di Germania 2024 sono più chiare.

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