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Bergomi difende Donnarumma: “Nessuno fa vedere i miracoli che fa in Francia. È un patrimonio del nostro calcio”

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma, Italia - Foto LiveMedia/Luca Rossini

“Io ci vedo qualcosa di buono. Nel risultato non positivo, la prestazione, soprattutto nel primo tempo, non mi è dispiaciuta”. Ad ogni modo “martedì contro l’Ucraina bisogna vincere. Non è un avversario facile ma siamo l’Italia”. Secondo Giuseppe Bergomi, ex calciatore e opinionista Sky, non tutto è da buttare nel pareggio dell’Italia sul campo della Macedonia nel match di qualificazioni ai prossimi Europei. Ai microfoni dell’Ansa, a margine di un evento a Milano organizzato in ricordo di Gianluca Vialli, Bergomi spiega: “Ho commentato la partita e il primo tempo non mi è dispiaciuto – ha detto – buon ritmo, abbiamo creato occasioni e visto un po’ idee di Spalletti che in cinque giorni è riuscito a inculcare nei ragazzi”.

Tenere quel ritmo anche nel secondo tempo “su un campo difficile” e considerando che “siamo a settembre – ha aggiunto – non è stato facile, ma alla fine ci hanno tirato una volta in porta e fatto gol“. Adesso la qualificazione a Euro 2024 “si complica perché siamo legati sempre al risultato – ha continuato Bergomi – ma sono positivo e continuo a pensare che ce la faremo”. Sulla partita di martedì a San Siro contro l’Ucraina: “Siamo in casa e mi piace quando Spalletti dice che abbiamo giocatori forti e bravi. Niente alibi, dobbiamo vincere”. E sulle critiche a Gianluigi Donnarumma, ritenuto responsabile del gol di Bardhi nel finale: “Quando si critica qualcuno io cerco di difenderlo. Da quando è andato via dal Milan ogni errore, anche in Francia, lo facciamo vedere – ha concluso – domenica scorsa con il Lione ha fatto tre miracoli ma nessuno li ha fatti vedere. Esagerano sempre un po’ con questo ragazzo che è un patrimonio del nostro calcio”.

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