
Gabriele Gravina - Foto Emmanuele Mastrodonato / IPA Sport / IPA
L’ex commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, si dice pronto a tornare subito sulla panchina Azzurra: “Si torna sempre dove si è stati bene”
In questo momento, il più vicino alla panchina della Nazionale è senza dubbio Gennaro Gattuso. L’ex allenatore di Milan e Napoli sembra pronto ad accettare, anche grazie alla mediazione di Gigi Buffon, la panchina un tempo più prestigiosa d’Italia, ma che oggi sembra diventata una patata bollente che nessuno si sente di afferrare.
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La sconfitta con la Norvegia ha messo in salita la strada per la qualificazione ai prossimi Mondiali, che potrebbero essere i terzi consecutivi senza gli Azzurri.
Ma in queste ore di riflessione, c’è chi, invece, non vedrebbe l’ora di sedersi, anzi, di tornare a sedersi sulla panchina della Nazionale. Parliamo di Roberto Mancini, che, in una intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’, è andato dritto al punto.
Le parole di Mancini
“Certo che tornerei – ha detto -. Si torna sempre dove si è stati felici. Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari – ha concluso -, dopo aver vinto l’Europeo, per tentare la doppietta”.
“Per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale. A Coverciano stavo da dio, con tutti. C’era proprio un bel clima. Che sarebbe una bella sfida non ci sono dubbi. Anche un bel rischio, sì. Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no? Io sono convinto che ci siano tutti i mezzi necessari per essere al Mondiale fra un anno. Anzi, sono abbastanza sicuro che ci andremo: a sentire certi discorsi sembra che siamo già fuori…”.
Il problema sarebbe Gravina? “Non credo. Ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori. Essersi capiti su questo è la cosa più importante, al di là di quello che accadrà”.