Calcio

Inter, Zhang alla vigilia della finale di Champions: “Vogliamo provarci. Simone Inzaghi è stato un dono”

Inter Zhang
Steven Zhang - Foto LiveMedia/Federico Proietti/DPPI

“Ho pensato tantissime volte nella mia testa come sarebbe stato vincere una Champions. Ma anche solo sognare di vincerla sembrava impossibile… Ora che siamo in finale però tutti noi nel club abbiamo una incredibile voglia di provarci. E siamo uniti. Come ha detto Inzaghi: non abbiamo paura, c’è solo grande eccitazione nell’attesa di giocare questa partita. Noi ci crediamo”. Steven Zhang si prepara a vivere probabilmente la partita più importante della sua Inter da quando è presidente. A Istanbul i nerazzurri affrontano il Manchester City in finale di Champions League: “Ad essere onesto, lo avevo solo sognato – ammette in un’intervissta alla ‘Gazzetta dello Sport’ – E pensavo, guardando il momento del calcio e le differenze tra alcune Leghe, che sarebbe stato difficile arrivare a un traguardo del genere. Però il grande fascino dello sport e del calcio è che non sempre il denaro è tutto e alla differenza di risorse a volte si può sopperire con le idee, la competenza e la passione. Noi ci auguriamo ovviamente che domani sia una di quelle volte”.

“Rispetto profondamente il City, una squadra magnifica – prosegue il presidente parlando della partita di domani -. Ma noi abbiamo la qualità per affrontarli. In questi anni, più è stata alta l’asticella del nostro avversario e meglio ci siamo comportati. L’Inter rende con le squadre forti, è contro quelle meno competitive che ogni tanto abbiamo perso punti. Rimpianto scudetto? E’ stato difficile tenere alta la concentrazione in tutte le competizioni. E’ subentrata la stanchezza, più mentale che fisica. Ma dobbiamo giocarci una finale, pensiamo solo a questo ora”.

Zhang si sofferma poi sugli allenatori avuti negli ultimi anni alla guida dell’Inter: Conte è stato il più ‘difficile’, Simone è il più semplice. Lui ha grandissime capacità di gestione e infonde una incredibile tranquillità. Quando lo vedo prima delle gare, sono più teso io di lui. Inzaghi è stato un dono per me. Ed è l’uomo della finale di Champions. Se mi piacerebbe un giorno avere Guardiola? E’ un allenatore bravissimo capace di vincere ovunque sia stato, certamente sarebbe un piacere lavorare con lui, ma preferisco scegliere tecnici con esperienza della Serie”.

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