
Logo Fifa - Foto Pa Wire/Pa Images/IPA
Il Consiglio FIFA ha approvato all’unanimità un codice disciplinare rivisitato per introdurre “un insieme completo di misure normative proattive per contrastare i comportamenti discriminatori sia dentro che fuori dal campo“. Le modifiche apportate servono a rafforzare la lotta al razzismo. L’articolo 15 è stato ampliato e ora include la procedura antidiscriminazione in tre fasi. I cambiamenti apportati serviranno per affrontare specificatamente il problema del razzismo con Federazioni e Confederazioni obbligate ad applicarlo. La FIFA ha inoltre deciso di aumentare le sanzioni pecuniarie per gli abusi razzisti. La multa massima ora ammonta a 5 milioni di franchi svizzeri, che corrispondono circa a 5.3 milioni di euro.

Inoltre, giocatori e dirigenti potranno ricoprire un ruolo nell’identificazione dei responsabili di abusi razzisti. Questa novità agevolerà le azioni necessarie, tra cui l’espulsione dallo stadio del soggetto abusatore. La FIFA si riserva il diritto di ricorrere al Tas sulle decisioni disciplinari per casi di razzismo, intervenendo in caso l’azione della Federazione responsabile competente non venga considerata sufficiente. “E’ un cambiamento decisivo nell’obiettivo della FIFA di rafforzare il proprio quadro normativo per perseguire e sanzionare la discriminazione e gli abusi razzisti, in collaborazione con le nostre 211 Federazioni”, ha commentato il presidente Gianni Infantino.