Europa League

Roma, Mourinho dribbla il futuro: “Penso solo al Salisburgo”. E l’Olimpico cerca altre notti magiche

Josè Mourinho Roma
Josè Mourinho - Foto LiveMedia/Federico Proietti/DPPI

“Penso solo a domani”, “Il futuro è domani”, “La partita più importante è quella di domani”.Domani’ è la parola chiave della conferenza stampa di un Josè Mourinho che naviga a vista e glissa ogni discorso sul suo futuro. Alla vigilia di Roma-Salisburgo, match di ritorno dello spareggio di Europa League, lo Special One gela l’ad Pietro Berardi, che si era detto sicuro della sua permanenza nella prossima stagione: “Solo una sua intuizione, devo ancora parlare con la società”. L’incontro ci sarà più avanti, per ora si pensa al campo. Ad un domani che diventa oggi, tra mille dubbi di formazione. Si riparte dall’1-0 per gli austriaci dell’andata e la Roma è chiamata alla rimonta con i suoi tre giocatori più tecnici non al meglio. Tammy Abraham (con la maschera di protezione) e Paulo Dybala sono tornati in gruppo: “Vediamo domani, non sono recuperati al 100%. C’è anche Pellegrini, tutti e tre sono disponibili per aiutare. Ma tre giocatori in dubbio insieme in campo sono tanti…”, spiega Mourinho, che promuove la crescita di Gini Wijnaldum: “Sta migliorando ogni giorno. L’intensità giusta sta arrivando, è un’opzione dal 1’”.

Mou spera nel dodicesimo uomo dopo le critiche rivolte ai tifosi nel post gara di Roma-Verona, richiamando l’appello allo stadio che nella scorsa stagione fu decisivo nel cammino in Conference League. Sui social sta circolando anche un comunicato degli ultras che invitano all’unità e al tifo in ogni settore. Si preannuncia la bolgia in quello che è il 24esimo sold out consecutivo.“Vorrei lo stadio visto col Bodo e col Leicester”, ammette Mou, che dovrebbe confermare difesa (Mancini, Smalling, Ibanez) e centrocampo (Cristante-Matic) titolari. Qualche dubbio sulle fasce, dove El Shaarawy e Zalewski sembrano favoriti sui vari Celik, Karsdorp e Spinazzola. In attacco da valutare il tridente di lusso. Pellegrini è quello che ha più allenamenti nelle gambe, anche Dybala dovrebbe partire dal 1′, mentre Abraham è forse l’unico indiziato per una panchina. Andrea Belotti si scalda e chiede spazio. Dall’inizio o a gara in corso, lo avrà.

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