Europa League

Mile Svilar ferma il Feyenoord, Roma agli ottavi di Europa League: De Rossi vince ai calci di rigore

Mile Svilar Roma
Mile Svilar - Foto Fabrizio Corradetti / IPA Sport / IPA

La Roma trova gli ottavi di finale di Europa League e forse anche il portiere titolare della prossima stagione. Il Feyenoord invece dalla Capitale torna con i soliti fantasmi che hanno cancellato ogni ambizione continentale degli uomini di Slot negli ultimi anni. Anche con Daniele De Rossi in panchina, la Roma doma la squadra di Rotterdam e dopo un 1-1 stretto ai giallorossi si impone ai calci di rigore grazie alle parate (due) dagli undici metri di Mile Svilar. L’estremo difensore, promosso titolare da DDR, regala il passaggio del turno alla squadra di casa e cancella la macchia rappresenta dall’errore dal dischetto di Romelu Lukaku.

La Roma gioca la migliore delle cinque gare contro gli olandesi, ma stavolta deve spingersi fino ai tiri dagli undici metri per avere la meglio. L’approccio però è da dimenticare e dopo 5′ è Slot ad esultare. Hartman crossa basso in area, Nieuwkoop non impatta bene col pallone ma colpisce sulla spalla Giménez: la deviazione beffa Svilar e vale l’1-0. La Roma prova a reagire e reclama un rigore su Llorente dopo una doppia occasione Lukaku-El Shaarawy sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma l’arbitro Gil Manzano dice no e il var conferma. Al 12′ la Roma si fa sorprendere in contropiede. Gimenez libera a campo aperto Wieffer, ma Svilar resta in piedi e respinge a mano aperto il tiro del centrocampista del Feyenoord. Al 15′ arriva il pareggio. El Shaarawy largo a sinistra scarica al limite dell’area per Lorenzo Pellegrini, che mostra tutto il suo repertorio. Stop e destro imprendibile sul secondo palo. Dall’arrivo di Daniele De Rossi, solo Benjamin Bourigeaud (oggi autore di una tripletta contro il Milan) e il rossonero Ruben Loftus-Cheek contano più gol (cinque a testa) del capitano giallorosso (4) tra i centrocampisti dei cinque maggiori campionati europei, tenendo conto di tutte le competizioni. Al 21′ il numero 7 si conferma l’uomo più pericoloso: vede l’inserimento di Cristante e crossa in area, il compagno svetta di testa ma non trova la porta. Poco dopo è proprio Cristante ad ispirare una nuova azione pericolosa con una verticalizzazione per Lukaku che accomoda il pallone per Pellegrini: stavolta il tiro del capitano giallorosso è alto. La partita è spigolosa e nervosa, un po’ come tutti i precedenti (questo è il quarto degli ultimi 10 anni) tra le due squadre. La Roma va all’intervallo con il 60% del possesso palla con 9 tiri contro i 3 degli olandesi.

In avvio di ripresa è una conclusione al volo di Dybala deviata in corner a scaldare i 67.293 spettatori (tutti giallorossi per via della trasferta vietata ai supporters del Feyenoord). Poco dopo i ragazzi di De Rossi chiedono un altro penalty per un contatto in area su El Shaarawy, ma ancora una volta il direttore di gara fa giocare. Al 71′ De Rossi è costretto a spendere un cambio: Pellegrini ha un problema e lascia il posto ad Aouar. Un altro cambio obbligato si rende necessario all’85’: Llorente prende un colpo alla testa ed esce in barella. De Rossi si gioca la carta Ndicka, al ritorno in campo dopo la Coppa d’Africa vinta con la Costa d’Avorio. La partita, come nella scorsa stagione, si trascina ai supplementari. Fuori El Shaarawy e Dybala, dentro Zalewski e Baldanzi. Le occasioni sono poche, la più nitida ce l’ha Lukaku allo scadere con un diagonale ma Wellenreuther si supera. Sul calcio d’angolo successivo è Ndicka a sfiorare la rete. Il risultato però non cambia e si va ai calci di rigore. Lukaku sbaglia il secondo tiro e i fantasmi tornano ad aleggiare sull’Olimpico. A quel punto però a prendersi la scena è Mile Svilar che ipnotizza Hancko prima e Jahanbakhsh poi. L’ultimo penalty ce l’ha Zalewski e il polacco non sbaglia. La Roma si regala un’altra notte col sorriso contro il Feyenoord e il sogno di Dublino è intatto. Domani alle 12:00 De Rossi scoprirà la prossima avversaria.

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