Europa League

Juventus, battere il Nantes per il sogno dell’Europa che conta. Allegri ancora senza Chiesa e Pogba

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Battere il Nantes per continuare a sognare l’Europa che conta, oltre ovviamente a tenere viva la speranza di vincere un titolo europeo la cui assenza ha ormai superato le nozze d’argento. Non solo: vincere contro i francesi per “non cadere nel ridicolo”, parole non certo nostre ma dell’istrionico tecnico dei gialloverdi, Antoine Kombouarè, che ha provveduto alla vigilia a metterci un po’ di sale in più. Del resto, è la partita più importante dell’anno per i bianconeri, un dentro o fuori decisivo perché con una sconfitta, a meno di eventuali restituzioni dei punti sottratti dalla giustizia sportiva in campionato, verrebbe meno l’ultima grande chance di approdare in Champions anche il prossimo anno così come i precedenti undici, vincere l’Europa League e così facendo qualificarsi (per giunta in prima fascia) per la competizione più importante.

Ed è una partita certo di capitale importanza anche per il futuro di Allegri, stimato dalla società, un po’ meno dai tifosi, ma in ogni caso trascinatore e leader nel momento più difficile dell’ultimo decennio. Non basta però, servono anche i risultati, che il livornese rivendica ricordando che senza la penalizzazione sarebbe secondo posto in classifica. L’eliminazione dalla Champions però ha il suo peso e mica da poco, ma siccome non gli si chiedeva di arrivare fino in fondo, l’Europa League – qui sì che l’obiettivo sarebbe quello di vincerla – diventa una carta importante per il tecnico da giocarsi a giugno in sede di giudizi. La sfortuna si accanisce contro questa squadra: fuori Pogba anche se il rientro potrebbe essere vicino, ancora out Milik, Bonucci non al meglio, e poi l’assenza più importante, quella di Federico Chiesa, che diminuisce e di molto le alternative in attacco e la possibilità di rendersi pericolosi. D’altro canto, chi c’è è comunque di livello superiore alla rosa che compone la tredicesima in classifica della Ligue 1, molto fortunata all’andata. Ma con le recriminazioni non si va da nessuna parte: bisogna vincere senza se e senza ma in Francia, volare agli ottavi e dare ancora un senso a questa stagione.

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