Calcio

Da rapinatore ad arbitro: la storia del direttore di gara con la cavigliera elettronica

Var Uefa
Var Uefa - Foto LiveMedia/Alessio Marini

Succede anche questo nel mondo del calcio. Succede anche di avere un arbitro che nel suo passato ha avuto un’accusa di rapina sulle spalle. L’arbitro che non può lasciare la città.  Si chiama Rhamon da Silva Bandeira, e la sua storia la racconta Marca.

Il direttore di gara Rhamon in un anno e mezzo fa è stato privato della liberà di lasciare la città per aver commesso una rapina a mano armata, e ora sta cercando di reintegrarsi nella società facendo l’infermiere e l’arbitro di calcio. Quando scende in campo è costretto ad indossare una cavigliera elettronica per monitorare gli spostamenti dei prigionieri in libertà vigilata. Queste le parole di Rhamon da Silva Bandeira: “Nel novembre del 2021, a causa della dipendenza dalla droga, ho cercato quella che pensavo potesse essere una soluzione rapida ai miei problemi e sono sprofondato ancora di più. Oggi sono libero, posso vivere in società e mi diverto a fare quello che mi piace di più: l’infermiere e l’arbitro“.

 

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