Coppa Italia

Kamada, Pellegrini e Castellanos, occasione Coppa Italia: Lazio all’esame Genoa

Kamada, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Il primo obiettivo la Lazio l’ha già raggiunto. Con Celtic e Feyenoord domate, il girone di Champions è stato superato – si vedrà se da prima o seconda, mentre in campionato i biancocelesti sono in ritardo di quattro lunghezze rispetto al quarto posto. Adesso l’esordio in Coppa Italia agli ottavi di finale contro il Genoa si presenta forse nel momento più proficuo di questa prima parte di stagione. La Lazio è più leggera mentalmente grazie alle due vittorie consecutive, ma allo stesso tempo ha lo stimolo giusto per non abbassare la concentrazione dopo i fischi del post 1-0 al Cagliari. In ogni caso, Sarri non rinuncerà al turn over, proponendo quei calciatori che fin qui per un motivo o per un altro non hanno brillato. L’infortunio di Luis Alberto apre le porte a Daichi Kamada che dal gol al Napoli non è riuscito ad imporsi come uno degli intoccabili. Il giapponese – che l’anno scorso a questo punto della stagione aveva già realizzato 12 gol – non sembra ancora essere entrato nei meccanismi sarriani. Discorso diverso per il Taty Castellanos. Il momento d’oro di Ciro Immobile ha interrotto quel ballottaggio con l’ex Girona che Sarri aveva studiato nelle scorse settimane. Ciro è al top della condizione e sta ritrovando lo smalto giusto sotto porta, mentre l’argentino fin qui ha trovato una sola rete, anche se in alcune circostanze ha saputo offrire segnali incoraggianti. L’occasione della svolta per il giapponese e il centravanti si presenta nel match degli ottavi contro un Genoa che ha raccolto quattro punti nei tre scontri diretti con Verona, Frosinone ed Empoli. Previsto riposo anche per Provedel, con Sepe che è in ballottaggio con Mandas. Occhi puntati anche su Luca Pellegrini, che ha giocato solamente 42 minuti nelle ultime nove gare di campionato. Spazio poi a Guendouzi e Cataldi, scivolato alle spalle di Rovella nelle gerarchie, mentre Vecino è fuori dai convocati per motivi disciplinari. Nessun dubbio sulle corsie laterali dove Felipe Anderson e Isaksen dovrebbero agire dal 1′, con Pedro e il giovanissimo Sana Fernandes come soluzioni a gara in corso. L’esterno classe 2006 è uno dei protagonisti della sorprendente primavera biancoceleste che a distanza di anni è tornata ad occupare i piani alti della classifica giovanile. Una forza fresca dal settore giovanile è proprio quel che ci vorrebbe ad una Lazio che da troppi anni non pesca dal suo vivaio.

SportFace