Coppa Italia

Capolavoro Inzaghi, settima finale vinta di fila. L’Inter punta il City con due coppe in bacheca

Inter vittoria Coppa Italia
Inter vittoria Coppa Italia - Foto LiveMedia/Agn Foto

Se è vero che vincere aiuta a vincere e che la tradizione nel calcio conta qualcosa, l’Inter si regala non solo la nona Coppa Italia della sua storia, ma anche un granitico blocco di autostima in più in vista della finale di Champions League contro il Manchester City. La prima di due finali invece condanna la Fiorentina che ha accarezzato il sogno per poco più di venti minuti con la rete di Nico Gonzalez, prima di subire la doppietta di Lautaro che vale il 2-1. Alla fine è Simone Inzaghi a confermarsi re di coppe: dopo aver perso la sua prima finale contro la Juventus in Coppa Italia nel 2017, il tecnico piacentino ha vinto tutte le successive sette. Eppure l’inizio è da horror per i nerazzurri. Merito degli uomini di maggior talento della squadra di Italiano che al 3′ colpisce: Bonaventura apre per Ikone, che disegna un cross basso per Gonzalez bravo a battere Handanovic da due passi. L’Inter subisce il contraccolpo e soffre la pressione della Fiorentina. Ma con il passare dei minuti l’orchestra nerazzurra torna a fare il suo gioco. Al 23′ Lautaro evita Milenkovic e apre un’autostrada a Dzeko che a tu per tu con Terracciano spara alto. La rete dell’1-1 però è rimandata a sei minuti dopo. Brozovic ha l’intuizione di servire Lautaro, Quarta non arriva sul pallone e l’argentino batte il portiere viola.

Stavolta è la squadra di Italiano ad incassare il contraccolpo psicologico. Al 37′ dopo un’azione prolungata, Barella crossa al centro, Lautaro in spaccata al volo anticipa Milenkovic e supera per la seconda volta Terracciano. Nella ripresa l’Inter prova a gestire. Al 66′ Lukaku prova il sinistro, Terracciano ci mette i pugni, Dimarco spreca in ribattuta ma era in fuorigioco. Al 72′ si affaccia la Fiorentina: Gonzalez riceve da Cabral ed lascia partire il destro, ma Handanovic è attento. L’Inter risponde con Lukaku che serve una palla d’oro per Gosens, ma Dodò in scivolata cancella la palla gol e disturba l’ex Atalanta. La Fiorentina nel finale è pericolosa con il neo entrato Jovic, ma non basta. Si tratta del quarto titolo in nerazzurro per Inzaghi, che in stagione ha già due trofei (la Supercoppa Italiana l’altro) e può preparare al meglio la finale di Champions. Vincenzo Italiano invece deve rimandare al 7 giugno in finale di Conference League l’appuntamento con un titolo che manca dal 2001 in casa viola.

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