Coppa Italia

Asllani, Gosens, Correa. Dopo il flop Monza, c’è l’altra Inter per non snobbare la Coppa Italia

Joaquin Correa
Joaquin Correa - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Senza Handanovic, Brozovic, Barella, Calhanoglu e Lukaku. Ma con la motivazione di chi deve mettersi in mostra in una competizione che Simone Inzaghi non ha mai snobbato in carriera. L’allenatore ha vinto due volte la Coppa Italia e cerca il tris, ma il cammino della sua Inter parte da San Siro contro un Parma che non vuole passare per vittima sacrificale. Nel giorno del ritorno di Gianluigi Buffon da avversario, l’Inter perde Samir Handanovic, costretto a fermarsi per  un risentimento muscolare al soleo della gamba sinistra. Spazio quindi al primo portiere Onana, mentre in difesa si rivedranno De Vrij e D’Ambrosio. La rivoluzione dovrebbe coinvolgere anche Bellanova, Gagliardini, Asllani, Gosens e Correa. L’unico dubbio di formazione riguarda l’attacco: Dzeko o Lautaro? Il bosniaco è favorito, ma è prevista in ogni caso una staffetta all’intervallo. L’attaccante argentino è una sentenza in Coppa: è il miglior marcatore dei nerazzurri nel torneo, con cinque reti tutte segnate a San Siro.

PROGRAMMA E TELECRONISTI

REGOLAMENTO

Non ci sarà Brozovic, indisponibile, ma il croato avrebbe saltato la partita ugualmente per squalifica. Tocca ad Asllani che non gioca titolare da ottobre, dal match contro il Sassuolo. Simone Inzaghi chiede un approccio importante, per chiudere i giochi subito ed evitare ogni rischio supplementari. L’Inter è la squadra che ha realizzato più reti nei primi 15 minuti di gioco in questo campionato (sette), ma contro il Monza ha evidenziato problemi di concentrazione nella ripresa. L’allenatore chiede una reazione di nervi, ma spera in indicazioni importanti anche dalle seconde scelte. Su tutti Joaquin Correa, che deve reagire dopo la delusione per il forfait mondiale. Il gol gli manca dal 29 ottobre, l’argentino vuole tornare protagonista e scacciare le voci sulla cessione. Anche lui è un abitudinario della coppa nazionale: col Siviglia segnò 8 gol in 12 partite, con la Lazio decise la finale di Coppa Italia con l’Atalanta. Simone Inzaghi vuole ritrovare il suo fedelissimo.

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