Champions League

La 200esima gara in Champions di Ancelotti: contro il City un dubbio in difesa e allarme diffidati

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti, Real Madrid - Foto Alberto Gardin/IPA Sport

La duecentesima gara in Champions League da allenatore di Carlo Ancelotti aggiunge fascino a quella che ormai sembra una classica europea. Real Madrid-Manchester City, gara di andata dei quarti di finale di Champions League, è il quarto incrocio in cinque stagioni tra le due squadre. Due volte su tre sono stati i Citizens a sorridere, mentre nella semifinale del 2021-22 fu il Real ad imporsi. “Non farò cose strane con la formazione”, ha detto Ancelotti in conferenza stampa, ma il tecnico italiano deve sciogliere un dubbio in difesa. Al fianco di Rudiger, sono Nacho e Tchouameni a giocarsi una maglia da titolari. Il veterano sulla carta è l’opzione più naturale, ma il classe 2000 quando ha giocato in difesa ha svolto bene i compiti affidati, con sei vittorie (cinque clean sheet) e due pareggi in stagione. Se il francese di origine camerunese abbasserà il raggio d’azione, il posto vacante a centrocampo sarà affidato a Camavinga con Kroos e Valverde a completare il reparto. Nessun dubbio in attacco, ma con un allarme che non passa inosservato. Vinicius e Bellingham (nel tridente con Rodrygo) sono infatti nell’elenco dei diffidati (insieme a Tchouameni e Camavinga) e con un giallo sarebbero costretti a saltare il match di ritorno a Manchester. Niente calcoli, chiaramente, ma entrambi dovranno controllarsi in campo, evitando atteggiamenti provocatori o proteste eccessive, visti i precedenti. Nelle ultime tre gare Vinicius ha ricevuto tre ammonizioni consecutive, mentre Bellingham viene da una squalifica di due giornate scontata contro Celta Vigo e Osasuna. Un solo diffidato invece in casa City e si tratta di Ruben Dias. Un elemento in più da considerare per Pep Guardiola che deve cambiare qualcosa in difesa: Walker e Akè sono indisponibili, mentre Gvardiol non è al meglio. Chance quindi per Lewis nel reparto con Stones, Dias e Akanji. Poi Rodri con De Bruyne, a supporto dei soliti Bernardo Silva, Foden e Grealish dietro Haaland. Un dubbio tra i pali. Ederson è tornato ad allenarsi, ma Ortega ha offerto garanzie. A Guardiola la scelta su chi schierare in una partita che ha tanto l’aspetto di una finale anticipata.

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