Calcio femminile

Women’s Champions League 2023/2024, qualificazioni: Juventus eliminata, fatali i rigori contro l’Eintracht

Joe Montemurro
Joe Montemurro, Juventus femminile - Foto LiveMedia/Agostino Gemito

Mastica amaro la Juventus, sconfitta ai calci di rigore dall’Eintracht Francoforte nel match valido per le qualificazioni della Women’s Champions League 2023/2024. Dopo il successo ai danni di una formazione kazaka in semifinale, le bianconere di Montemurro non sono riuscite a ripetersi e, dopo l’1-1 dei tempi regolamentati (che ha retto anche ai supplementari) si sono arrese dagli 11 metri. Ad accedere agli spareggi che poi daranno l’effettivo pass per i gironi è dunque la squadra tedesca.

CRONACA – Primo tempo non particolarmente entusiasmante né pieno di occasioni da gol, tanto che le due squadre vanno al riposo sulla situazione di 0-0. Tra le due, tuttavia, meglio la Juventus, che si rende pericolosa in un paio di occasioni, con Bonansea e soprattutto Beerensteyn, anticipata proprio sul più bello. L’Eintracht però resiste e difende il pareggio fino all’intervallo. A sbloccare la gara, nella ripresa, sono le bianconere. Montemurro azzecca il cambio Cantore-Bonanesa e la giocatrice neo entrata impiega appena due minuti per trovare il tap-in vincente su una conclusione di Girelli respinta. Il vantaggio della Juventus dura però circa 20 minuti dato che al 66′ la squadra tedesca trova il pari con Prasnikar, servita perfettamente da Anyomi. Nel finale le squadre badano più a non subire gol che a farlo e finiscono per accontentarsi dei tempi supplementari.

Qui, le occasioni migliori capitano all’Eintracht, che colpisce ben due traverse, prima con Dunst e poi con Freigang. Anche la Juventus prova ad impensierire la retroguardia avversaria, ma con scarsi risultati. Si giunge dunque ai rigori, dove la prima a sbagliare è Cascarino, ma gli errori di Hanshaw e Pawollek offrono un match point alle bianconeri. Ad incaricarsi del rigore decisivo è Beerensteyn, che viene però ipnotizzata dal portiere. Si va dunque a oltranza, con l’errore fatale che decide la gara è quello di Nystrom.

SportFace