Calcio estero

Premier League 2023/2024: poker senza storia per il Manchester City, Brighton sempre più in crisi

Manchester City
Manchester City - Foto Jane Stokes PSI /IPA

Per i più distratti sarebbe potuto forse essere considerato come uno degli ostacoli principali nella corsa alla vittoria della Premier League 2023/2024 per il Manchester City, in realtà come da copione la squadra di Guardiola passeggia sul campo di un Brighton di De Zerbi sempre più in caduta libera e ora finito persino nella zona destra della classifica, all’undicesimo posto col magro bottino di 44 punti. Per i cizitens, nonostante la ferita dell’eliminazione dalla Champions League, con il poker roboante dell’Amex Arena nel recupero della ventinovesima giornata arriva la reazione anche in campionato dopo il successo in FA Cup del weekend, questo vuol dire -1 in classifica nei confronti dell’Arsenal, ma con una partita in meno, ragion per cui con cinque vittorie nelle restanti cinque sarà nuovamente titolo per i campioni in carica.

Il primo tempo è una carneficina per i padroni di casa, che finiscono subito sotto dopo appena 17′ per effetto del gol di Kevin De Bruyne, che mette alle spalle il brutto errore di Etihad contro i blancos e dimostra di saper segnare in tutti i modi, persino di testa in tuffo. Una rete che squarcia una partita fino ad allora vissuta sul sottile filo dell’equilibrio e con una serie di folate offensive e dà il là al raddoppio ospite, che però ha più di un’ombra a livello arbitrale, visto che la punizione al limite dell’area sembra nascere più che da un fallo da un semplice scivolone del giocatore che poi calcia lo stesso piazzato, trova una netta deviazione e fa 2-0. E il tris, poi, lo firma proprio l’esterno inglese con la numero 47, poco dopo la mezzora, facendo calare il sipario. Nella ripresa, in cui i padroni di casa sono estremamente sfiduciati, c’è spazio anche per il poker a opera di Alvarez, sugli sviluppi di un lancio di settanta metri di Ederson per Walker, che scarta il portiere, forse commettendo fallo ma non per l’arbitro, e consente al compagno argentino il tap-in a porta vuota.

SportFace