Calcio estero

John Terry e l’ammutinamento al Chelsea: “Villas-Boas ci voleva far viaggiare in Economy per 13 ore”

John Terry - Foto Warrenfish CC BY-SA 3.0

L’ex difensore e bandiera del Chelsea, John Terry, ha di recente rivelato al DailyMail una storia mai raccontata sul suo lungo periodo ai Blues. Terry, che ha capitanato il Chelsea attraverso uno dei periodi di maggior successo della sua storia tra il 2003 e il 2017, ha vinto cinque Premier League e una Champions League, ma è stato anche testimone dei vari capricci di Roman Abramovich a Stamford Bridge, con cambiamenti manageriali avvenuti frequentemente durante la presidenza del russo.

E’ il 2011, ad allenare i Blues c’è l’allenatore rivelazione del momento, il portoghese Andre Villas-Boas, messo sotto contratto da Abramovich dopo l’exploit al Porto. Una scommessa quella del russo che avrebbe dovuto pagare visto la fama e la fame del giovane tecnico. Dopo un inizio roboante, con 19 punti in sette partite e il passaggio agli ottavi di Champions, il Chelsea del portoghese non gira più come prima e la sconfitta contro un non proprio competitivo West Bromwich Albion, gli costa l’esonero in favore di Roberto Di Matteo. Il resto come sappiamo è storia.

Come spiega Terry, il Chelsea aveva smesso di girare sin dall’inizio, quando Villas Boas creò malcontento nei senatori del club tra cui lui stesso, Frank Lampard e Didier Drogba. Tutto ebbe inizio quando l’allenatore portoghese optò per una scelta non vista di buon grado dalle colonne portanti dello spogliatoio, poco prima di un’esotica tournèe pre-campionato in Malesia. Villas-Boas aveva infatti deciso di spedire in Economy Class i senatori, accomodando i giovani in prima classe. Quello di Terry e compagni può sembrare quasi un capriccio ma lui l’ha definita una “mancanza di rispetto nei loro confronti”.

A quel punto, come rivela nell’intervista, dà inizio a una sorta di ammutinamento contro la decisione dell’allenatore, portandosi dietro alcuni compagni e minacciando di non salire sull’aereo: “Saliamo sull’aereo e sono seduto in economy su un volo di 13 ore, non ci sto!”, disse ad alcuni membri dello staff. Sentendo il casino, con persone che fanno su e giù dall’aereo, scoppia una feroce discussione, con Terry fermamente convinto che lui e le altre stelle senior non avrebbero permesso all’aereo di decollare con loro a bordo, e ha ammesso che Villas-Boas “non è riuscito all’istante” a fare una prima impressione positiva. Alla fine il volo decollò, Terry ottenne quanto desiderato ma Villas-Boas, con questa mancanza di rispetto, fece ben poca strada.

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