Calcio

Cagliari, Ranieri verso la Coppa Italia: “Dovremo essere freddi e pratici”

Claudio Ranieri Cagliari
Claudio Ranieri - Foto LiveMedia/Luigi Canu

Claudio Ranieri non vede l’ora di iniziare la stagione sportiva che per il suo Cagliari vorrà dire ritorno in Serie A dopo una promozione per certi versi clamorosa per come è arrivata. Prima dell’esordio in campionato, per i sardi ci sarà il test di Coppa Italia contro il Palermo il 12 agosto. Queste le parole di Ranieri in conferenza.

Sul match contro il Palermo: “Io non bistratto neanche le amichevoli, sono competitivo e voglio vincere sempre. Chiedo ai miei giocatori qualcosa in più di quello che hanno: solo così si riesce a migliorare. Alla Coppa Italia ci tengo e mi attendo di vedere a che punto siamo con la digestione dei carichi di lavoro. Dobbiamo essere pratici, freddi, riflessivi e giocare il nostro calcio con senso di appartenenza anche se si subisce un gol. Abbiamo il dovere di far bene. Siamo su un’isola e quando parliamo di libeccio sappiamo cos’è: prenderemo delle sbandate con la nostra nave, però dovremo essere forti e capire che non siamo in Serie B e che dobbiamo portare un carico importantissimo che è la salvezza“.

Sulla rosa: “Shomurodov invece sta bene, è un ragazzo molto volenteroso e presto lo avremo al 100 per 100. In attacco ci sarà Pavoletti. I nuovi si sono comportati subito bene e sono stati ben accolti dal gruppo storico. Sono contento sotto quest’aspetto, poi c’è qualcuno che ha avuto dei problemi fisici. Sono soddisfatto per la preparazione, fatta eccezione per gli infortuni. Prati è un giovane che si è messo in luce, ci sono tante squadre che lo vogliono ma se l’abbiamo messo nel mirino è perché pensiamo che ci possa dare una mano“.

Sul calciomercato: “Perché non lo facciamo finire prima dell’esordio in Coppa Italia? Così tutte le squadre non sono al completo: i colpi si fanno alla fine. Non ho mai capito perché si vada oltre l’inizio del campionato, è una cosa che non capisco. Una cosa intelligente, sta cercando di far conoscere una nuova cultura e si sta aprendo per far conoscere il proprio Paese. La trovo una genialata, che poi ci siano tanti soldi in giro va bene a chi vende“.

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