
Gestione complicata in casa Juve: attenzione puntata su Thuram e Bremer, pedine chiave della rosa bianconera
Nella serata di ieri è andato in scena un match fondamentale tra Juventus e Milan a San Siro, con calcio d’inizio fissato per le 20:45. Una partita che valeva chiaramente molto più dei tre punti in palio, anche per il significato simbolico del ritorno di Massimiliano Allegri a Torino da avversario, dopo ben 12 anni.
Una sfida di cartello, che ha visto ancora una volta lo Stadium gremito in ogni ordine di posto: è il quinto sold out stagionale per la Juventus dopo quelli contro Parma, Inter, Borussia Dortmund e Atalanta, tutte gare giocate in casa.
Ma il match era speciale soprattutto per il ritorno di Allegri allo Stadium, questa volta da tecnico avversario. Un ritorno carico di emozione, considerando che sulla panchina bianconera ha conquistato 12 trofei in otto anni, collezionando 420 presenze ufficiali.
Oltre ad Allegri, anche il ritorno di Adrien Rabiot ha attirato l’attenzione: dopo l’esperienza al Marsiglia, il centrocampista francese è tornato in Italia per vestire nuovamente i colori allenati da Allegri, ma stavolta dalla parte opposta del campo. Tuttavia, a preoccupare in casa Juventus sono soprattutto le situazioni di Bremer e Thuram, che sono diventate un vero e proprio caso.
Allarme in casa Juve: protagonisti Bremer e Thuram
Durante la conferenza stampa pre-partita, hanno parlato sia Massimiliano Allegri che Igor Tudor per presentare la sfida. In particolare, Tudor si è espresso anche sui due giocatori in dubbio: “Vediamo oggi con la rifinitura, non posso ancora dire niente.”

Alla fine, Gleison Bremer non è stato inserito nella lista dei convocati, evidentemente perché non ha ancora superato del tutto i problemi fisici, e il difensore brasiliano non era evidentemente in condizione per affrontare un match di questo livello. Diverso invece il discorso per Khéphren Thuram, che è stato regolarmente convocato: le sue condizioni fisiche non sembrano aver inciso sulla decisione dello staff tecnico.
Tudor ha parlato anche della preparazione alla partita, sottolineando l’importanza dell’atteggiamento mentale oltre alla qualità tecnica: “Priorità? No, mi interessa tutto. I passaggi devono essere giusti. Con giocatori tecnici viene facile fare passaggi giusti ma si vince con cuore, voglia, determinazione e calci piazzati. o voglio vedere tutto tutti i giorni. A volte vedo, altre non vedo ma ci lavoro forte. Provo ad aiutare tutti i miei giocatori e voglio bene a tutti. Cerco di aiutarli a rendere al meglio”.