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Benzema si difende: “Io vicino a terroristi? Falso! Pronto a denunciare il ministro Darmanin”

Karim Benzema Mondiali
Karim Benzema - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Ore concitate per Karim Benzema, accusato dal ministro degli Interni Gérald Darmanin di essere vicino ai Fratelli Musulmani, organizzazione terroristica vicina ad Hamas. L’attaccante è finito al centro di una bufera mediatica tanto da essere preso di mira persino da deputati e senatori. L’attaccante tuttavia ha smentito le accuse e l’ha fatto tramite il suo avvocato, Hugues Vigier, che a Le Parisien ha dichiarato: “Si tratta di accuse false. Karim non ha mai avuto neppure il minimo rapporto con questa organizzazione. Stiamo valutando di sporgere denuncia contro questo ministro per la legge sulla manipolazione dell’informazione cara al nostro governo, oltre che per diffamazione o addirittura insulto pubblico. Non è accettabile che chi governa si creda autorizzato a fare qualcosa per puro opportunismo“.

Benzema denuncerà inoltre la deputata europea Nadine Morano (Les Républicains) e il pubblicitario Frank Tapiro, che in un’intervista a Europe 1 l’hanno definito rispettivamente “un elemento della propaganda di Hamas” e “un complice del terrorismo”. Sempre del partito Les Républicains la senatrice Valerie Boyer, che ha chiesto la revoca della nazionalità francese al calciatore e verrà denunciata. “Una misura del genere, peraltro impossibile nei confronti un francese con genitori francesi, non farebbe altro che ricordare all’Europa la Germania nazista” ha rimarcato Hugues Vigier.

Di contro, come riporta Le Parisien, l’ufficio del ministro sarebbe particolarmente convinto delle accuse rivolte a Benzema. Tra gli episodi citati a supporto di tale tesi spicca una foto con imam di Meaux Nourdine Mamoune, il rifiuto di cantare l’inno francese quando indossava la maglia della nazionale e infine un “proselitismo social” composto ad esempio dal like al post del fighter MMA Khabib Nurmagedov in cui attacca “i nemici dell’Islam”

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