Basket Nba

I Clippers e la strada verso il successo: tra il pericolo infortuni e la voglia di scrivere la storia

James Harden e Russell Westbrook
James Harden e Russell Westbrook, Los Angeles Clippers - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA / IPA

Nella notte, i Los Angeles Clippers sono stati sconfitti per 113-106 dai Milwaukee Bucks guidati da un super Damian Lillard, autore di ben 41 punti. Nonostante la sconfitta però, la squadra californiana rimane al quarto posto nella Eastern Conference, con 39 vittorie e 21 sconfitte, e, grazie alla qualità e profondità del roster, la squadra di coach Tyronn Lue ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.

I Clippers saranno sicuramente uno delle squadre indiziate per arrivare fino alle finali di Conference, soprattutto grazie alla classe e alla grande esperienza di James Harden, Paul George e Kawhi Leonard, che in quanto a corse playoff è uno specialista, basti vedere il titolo vinto con i Toronto Raptors nel 2019. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Russell Westbrook, al momento però ai box per un infortunio alla mano e in forte dubbio per l’inizio dei playoff, il che sarebbe subito un’assenza molto pesante vista l’importanza dell’ex Lakers nella rotazione, oltre che le sue già note qualità.

Il grande problema che ha attanagliato la franchigia di Steve Ballmer negli ultimi anni è sempre stato uno, ovvero i frequenti infortuni che in qualche modo hanno ostacolato la corsa all’anello, soprattutto al tandem Leonard-George. Quest’anno, i Clippers dovranno fare quel passo in più per regalare il primo storico anello della franchigia, non solo cercando di limitare le assenze, soprattutto per i suoi giocatori chiave, ma anche di non arrendersi nei momenti di difficoltà, perché l’esito di una stagione passa dai piccoli dettagli, in modo particolare ai playoff. I Denver Nuggets sono la squadra da battere a ovest, ma con i big 4 in salute e il trio Harden, George e Westbrook guidato dalla voglia di conquistare il primo anello della loro carriera, arrivare fino in fondo sembra un obiettivo alla portata, che regalerebbe non solo il successo ma un pezzo di storia della Nba.

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