
Quando tutto sembrava volgere al termine nella stagione 2024/25 di Serie B, è arrivato il terremoto: la penalizzazione di quattro punti inflitta al Brescia ha rivoluzionato la classifica e acceso un caso che rischia di prolungare l’incertezza fino a giugno inoltrato.
La vicenda è esplosa in seguito all’accertamento di irregolarità nei pagamenti dei contributi fiscali e previdenziali da parte del club di Massimo Cellino, che ha cercato di sanare la posizione attraverso un credito d’imposta rivelatosi inesistente, acquistato da una società milanese, la Alfieri. Il -4 retroattivo ha catapultato il Brescia al diciottesimo posto, decretandone la retrocessione in Serie C, mentre Frosinone si salva direttamente e Sampdoria e Salernitana si preparano a disputare i playout. Ma la situazione è ancora fluida: il club lombardo ha già preannunciato battaglia legale, puntando su un vizio procedurale nella notifica dell’Agenzia delle Entrate.
I prossimi giorni saranno decisivi: il deferimento è atteso entro il 24 maggio, l’udienza di primo grado ai primi di giugno, e la Corte d’Appello potrebbe chiudere i giochi intorno al 10. Un contesto surreale che tiene bloccata anche l’organizzazione dei playout e alimenta polemiche trasversali tra club e istituzioni. Il presidente del Trapani, Antonini, è andato incontro a una sorte quasi identica, ma sul parquet dei campi da basket.
Penalizzazione Trapani Shark, Antonini non ci sta
Il mondo del basket italiano è stato scosso dalla notizia della penalizzazione di quattro punti inflitta al Trapani Shark per la stagione 2025/26. Il motivo? Lo stesso che ha colpito il Brescia calcio: l’utilizzo di un credito d’imposta fasullo, sempre riconducibile alla famigerata società milanese Alfieri. Il presidente Valerio Antonini, intervenuto sui social, ha espresso la propria posizione in maniera ferma: “Siamo parte lesa. Abbiamo denunciato tutto alla Guardia di Finanza. Troveremo giustizia”. Secondo quanto comunicato dalla FIP, la sanzione riguarda il mancato pagamento regolare di INPS e IRPEF alla scadenza del 16 aprile 2024. Antonini ha ammesso che, da regolamento, la Federazione non poteva fare altrimenti, ma ha anche aggiunto che – ci sono enormi elementi per rivedere questa decisione più avanti.

Il patron granata ha inoltre evidenziato le difficoltà economiche del sistema sportivo italiano: “In Serie A di basket e in Serie C di calcio si pagano le stesse tasse della Serie A di calcio, pur senza avere gli stessi ricavi”. Deciso a tutelare il proprio club, Antonini ha annunciato l’avvio di una battaglia legale contro tutti i soggetti coinvolti, accusati di aver architettato una truffa ai suoi danni. Chi ha scritto stupidaggini sui social – ha aggiunto – farà i conti con la giustizia. Ogni frase infondata sarà perseguita. Ora andiamoci a prendere questo scudetto ancora più determinati.